Questo lavoro di ricerca tratta del rapporto pubblico privato nei processi di trasformazione che investono la città e si muove entro una critica radicale dell’approccio solo pubblicistico del Prg. Tale critica é costruita sulla convinzione che si sia definitivamente spezzata la fondamentale asimmetria di rapporto che si voleva legasse, nella lunga stagione del riformismo, l’operatore pubblico a quello privato, sancendo di fatto la dominanza del primo sul secondo. Le complesse trasformazioni che a partire dalla fine degli anni ottanta sono intercorse nei modi di rapportarsi alla città, hanno indotto un sostanziale ripensamento delle metodologie di pianificazione: alla centralità assunta dal tema della scarsità di risorse e della loro possibile mobilitazione, fa riscontro l’ineludibilità di logiche di compartecipazione tra pubblico e privato. Appare molto difficile pensare oggi ad ipotesi di Piano estranee ad esse, anche se tutto ciò non sembra ancora aver prodotto regole precise atte a disciplinare i rapporti tra i numerosi attori del processo. Ad una possibile definizione di tali regole si é orientato questo libro. Il percorso di ricerca é articolato in tre parti: la costituzione del problema, la sua esplorazione attraverso l’indagine su casi di studio ed un’ipotesi di risoluzione. Più precisamente nella prima parte sono tracciate le linee di evoluzione che hanno segnato il rapporto pubblico privato nell’esperienza italiana, a partire dalle pratiche di convenzionamento degli anni cinquanta. Nella seconda parte sono presentati due casi di studio riferiti a due esperienze, una accademica ed una professionale, legate la prima ad un periodo di studio in Canada, la seconda al progetto di riconversione di un’importante area industriale a Genova. Nella terza parte viene avanzata una proposta di ridefinizione dei rapporti tra pubblico e privato nelle aree di trasformazione individuate dal Prg. Essa é posta a confronto e precisata in rapporto a temi attuali del dibattito disciplinare quali la perequazione immobiliare, l’uso del progetto all’interno del processo di Piano, la valutazione delle proposte di intervento, l’uso del comparto edificatorio, la sua gestione ed implementazione, la pianificazione partecipata. Ciò che emerge dal percorso di ricerca é la possibilità di pensare diversamente al processo di produzione del Piano, ai suoi temi rilevanti, e alle sue tecniche di formazione; una linea di riflessione che si confronta, in modo specifico ed attento, con un dibattito oramai molto ricco.

"Il rapporto pubblico-privato nel PRG: pratiche contesti e nuovi orizzonti"

FUSERO, Paolo
2004-01-01

Abstract

Questo lavoro di ricerca tratta del rapporto pubblico privato nei processi di trasformazione che investono la città e si muove entro una critica radicale dell’approccio solo pubblicistico del Prg. Tale critica é costruita sulla convinzione che si sia definitivamente spezzata la fondamentale asimmetria di rapporto che si voleva legasse, nella lunga stagione del riformismo, l’operatore pubblico a quello privato, sancendo di fatto la dominanza del primo sul secondo. Le complesse trasformazioni che a partire dalla fine degli anni ottanta sono intercorse nei modi di rapportarsi alla città, hanno indotto un sostanziale ripensamento delle metodologie di pianificazione: alla centralità assunta dal tema della scarsità di risorse e della loro possibile mobilitazione, fa riscontro l’ineludibilità di logiche di compartecipazione tra pubblico e privato. Appare molto difficile pensare oggi ad ipotesi di Piano estranee ad esse, anche se tutto ciò non sembra ancora aver prodotto regole precise atte a disciplinare i rapporti tra i numerosi attori del processo. Ad una possibile definizione di tali regole si é orientato questo libro. Il percorso di ricerca é articolato in tre parti: la costituzione del problema, la sua esplorazione attraverso l’indagine su casi di studio ed un’ipotesi di risoluzione. Più precisamente nella prima parte sono tracciate le linee di evoluzione che hanno segnato il rapporto pubblico privato nell’esperienza italiana, a partire dalle pratiche di convenzionamento degli anni cinquanta. Nella seconda parte sono presentati due casi di studio riferiti a due esperienze, una accademica ed una professionale, legate la prima ad un periodo di studio in Canada, la seconda al progetto di riconversione di un’importante area industriale a Genova. Nella terza parte viene avanzata una proposta di ridefinizione dei rapporti tra pubblico e privato nelle aree di trasformazione individuate dal Prg. Essa é posta a confronto e precisata in rapporto a temi attuali del dibattito disciplinare quali la perequazione immobiliare, l’uso del progetto all’interno del processo di Piano, la valutazione delle proposte di intervento, l’uso del comparto edificatorio, la sua gestione ed implementazione, la pianificazione partecipata. Ciò che emerge dal percorso di ricerca é la possibilità di pensare diversamente al processo di produzione del Piano, ai suoi temi rilevanti, e alle sue tecniche di formazione; una linea di riflessione che si confronta, in modo specifico ed attento, con un dibattito oramai molto ricco.
2004
9788876212871
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