Il lavoro affronta il problema dell'azione revocatoria e della rivendica dei conferimenti in natura effettuati in società di persone o di capitali. Il tema viene studiato nel contesto del più ampio dibattito sui contratti associativi, al fine di verificare se il c.d. carattere organizzativo di tale categoria di contratti - in specie del contratto di società - influisca (e se del caso in che modo) su rimedi che appaiono volti a governare vicende tipiche dei contratti di scambio. Il problema di fondo che nel lavoro viene esaminato è, in altri termini, se la frequente definizione del conferimento in chiave di "destinazione" di valori all’attività di impresa implichi l'inapplicabilità - ovvero la modificata applicazione - dei rimedi in esame, che tipicamente mirano a regolare operazioni traslative le quali determinano la circolazione di diritti tra diversi soggetti. Il risultato interpretativo cui si giunge nel lavoro è che la "destinazione" non faccia venir meno il valore traslativo dell'atto iniziale, e che essa se mai si rifletta sulla posizione del socio che abbia conferito un bene colpito poi da un'azione "restitutoria".

Le azioni «restitutorie» dei conferimenti in natura

BRIOLINI, Federico
2008-01-01

Abstract

Il lavoro affronta il problema dell'azione revocatoria e della rivendica dei conferimenti in natura effettuati in società di persone o di capitali. Il tema viene studiato nel contesto del più ampio dibattito sui contratti associativi, al fine di verificare se il c.d. carattere organizzativo di tale categoria di contratti - in specie del contratto di società - influisca (e se del caso in che modo) su rimedi che appaiono volti a governare vicende tipiche dei contratti di scambio. Il problema di fondo che nel lavoro viene esaminato è, in altri termini, se la frequente definizione del conferimento in chiave di "destinazione" di valori all’attività di impresa implichi l'inapplicabilità - ovvero la modificata applicazione - dei rimedi in esame, che tipicamente mirano a regolare operazioni traslative le quali determinano la circolazione di diritti tra diversi soggetti. Il risultato interpretativo cui si giunge nel lavoro è che la "destinazione" non faccia venir meno il valore traslativo dell'atto iniziale, e che essa se mai si rifletta sulla posizione del socio che abbia conferito un bene colpito poi da un'azione "restitutoria".
2008
9788834883112
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11564/103685
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