La ripresa degli studi sul mezzogiorno continentale ha riproposto temi e problemi afferenti ai nodi della plurisecolare questione meridionale, intorno alla quale si è alimentata una inedita discussione sullo storico divario tra il nord ed il sud del paese. Insomma, si è tornati a parlare di attualità del problema meridionale, e a mostrare interesse verso quelle categorie del dibattito storico, economico e sociale, che da oltre un secolo si sono collocate alla base di indirizzi culturali e di interventi politici in favore del mezzogiorno. Da tale punto di vista, non è sembrato affatto tramontata la tradizione del meridionalismo classico, che appartiene al patrimonio di idee costruito in 200 anni di battaglie, denunce, elaborazioni teoriche da parte di grandi artefici del pensiero meridionale. A questo nobile passato è apparso giusto ridare smalto per arrivare a fornire, oggi, della questione meridionale, la versione più moderna di un “problema aperto”, la cui rappresentazione coglie – come sostiene a ragione Giuseppe Galasso nel suo recente e denso lavoro sulla questione meridionale – « un mezzogiorno ancora coinvolto in pieno e in tutto il suo complesso, in una condizione di grave deficienza di sviluppo moderno », continuando a mantenere « nella sua eloquente portata il dualismo italiano nella struttura economica e sociale del paese».

Il Mezzogiorno d'Italia tra immagini storiografiche e realtà storica

TROTTA, Marco
2006-01-01

Abstract

La ripresa degli studi sul mezzogiorno continentale ha riproposto temi e problemi afferenti ai nodi della plurisecolare questione meridionale, intorno alla quale si è alimentata una inedita discussione sullo storico divario tra il nord ed il sud del paese. Insomma, si è tornati a parlare di attualità del problema meridionale, e a mostrare interesse verso quelle categorie del dibattito storico, economico e sociale, che da oltre un secolo si sono collocate alla base di indirizzi culturali e di interventi politici in favore del mezzogiorno. Da tale punto di vista, non è sembrato affatto tramontata la tradizione del meridionalismo classico, che appartiene al patrimonio di idee costruito in 200 anni di battaglie, denunce, elaborazioni teoriche da parte di grandi artefici del pensiero meridionale. A questo nobile passato è apparso giusto ridare smalto per arrivare a fornire, oggi, della questione meridionale, la versione più moderna di un “problema aperto”, la cui rappresentazione coglie – come sostiene a ragione Giuseppe Galasso nel suo recente e denso lavoro sulla questione meridionale – « un mezzogiorno ancora coinvolto in pieno e in tutto il suo complesso, in una condizione di grave deficienza di sviluppo moderno », continuando a mantenere « nella sua eloquente portata il dualismo italiano nella struttura economica e sociale del paese».
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