Analisi compositoriale delle «Prose» di Bembo (1549)

L’analisi tipofilologica della tradizione del testo delle Prose, dal manoscritto di Bembo all’ultima edizione postuma, realizzata sulla base delle indicazioni dell’autore, sembra sia l’unica a poter delineare una specie di radiografia del testo del trattato linguistico più importante del Rinascimento europeo, palesando di volta in volta quanto sia da attribuire a Bembo, quanto invece ai correttori e a Domenichi in particolare, quanto a un revisore come Varchi e infine quanto ai compositori di P, di M e di T. Molte cose, come è ovvio, rimangono da dire, ma credo che si possa convenire sul fatto che una semplice analisi bibliologica non avrebbe dato risposte esaustive a problemi filologici e linguistici non sempre di facile soluzione e comunque fondamentali per la piena conoscenza, non soltanto dell’ultima volontà dell’autore, ma dei filtri attraverso i quali la nostra lingua si andò standardizzando nella grafia e nella fonomorfologia.