Inediti documenti dall’Archivio Segreto Vaticano consentono all’autore di completare le precedenti ricerche sulla ricostruzione settecentesca della chiesa di S. Croce in Gerusalemme a Roma, promossa dal pontefice Benedetto XIV Lambertini, in previsione dell’Anno Santo del 1750. I documenti recentemente reperiti da chi scrive forniscono informazioni fondamentali sul rinnovamento della chiesa e mettono in luce tecniche e finalità nel confronto con il monumento preesistente. I documenti consistono principalmente in “Misure e stime” e pagamenti agli operai e agli artisti dal 1741 al 1744, data di conclusione dei lavori. L’esame della documentazione mette in luce l’attività di Domenico Gregorini, l’unico architetto responsabile dell’intero lavoro, il cui nome appare quasi in tutti i documenti, quale architetto incaricato ufficialmente dei lavori: a lui, sono inoltre intestati pagamenti per i disegni e per l’esecuzione del modello della chiesa e del nuovo baldacchino. Nessuna menzione, invece di Pietro Passalacqua, collega di Gregorini nella tradizionale attribuzione dell’opera. I documenti includono i lavori degli scalpellini, dei muratori, dei carpentieri, del ferraro. Compaiono inoltre pagamenti agli artisti incaricati delle sculture alla sommità del prospetto e della decorazione interna, come Corrado Giaquinto. Lo scultore romano Carlo Antonio Napolioni, noto per la sua attività di restauratore di “anticaglie”, venne inoltre pagato per il restauro di due statue antiche trovate durante gli scavi per il nuovo “stradone” disegnato da S. Croce in Gerusalemme a S. Giovanni in Laterano, con indicazione dei lavori di restauro finora inedite. Ma i documenti forniscono una grande quantità di informazioni sulle tecniche costruttive del XVIII secolo, insieme a dati importanti ed inediti sull’assetto originario della chiesa, con notazioni rilevanti per la sua conservazione. Ad esempio, il conto dell’imbiancatore descrive i colori della basilica, tanto dentro quanto fuori, prima dei restauri del XIX e del XX secolo. Ne risulta una impostazione cromatica, su un prospetto integralmente lapideo, che ricorda per molti versi le vicende della basilica di S. Pietro in Vaticano. ENGLISH ABSTRACT Unpublished documents from Archivio Segreto Vaticano enable the author to complete previous researches about the eighteenth-century rebuilding of S. Croce in Gerusalemme at Rome, promoted by pope Benedetto XIV Lambertini for the Holy Year of 1750. The recently found documents provide essential information for the remodeling of the church. The records are mainly “misure e stime”, measurements of executed work, and payments to workers and artists, from 1741 to 1744, that is until the completion of work. The exam of the documentation shows the extensive activity of Domenico Gregorini, the only architect responsible for the entire work, whose name appears on almost every document. He was undoubtedly the architect of the reconstruction, with an official position. He was also paid for drawings and for the “modello” of the church and of the inner new baldacchino. No mention of Pietro Passalacqua, Gregorini’s colleague in the traditional attribution of the rebuilding. Bills chiefly include works of stonecutters, masons, carpenters, iron craftsmen. Some documents record the payments to the artist charged of the sculptures at the top of the façade or, like Corrado Giaquinto, of the paintings at the new ceiling. The roman sculptor Carlo Antonio Napolioni was also paid for the restoration of two ancient statues found during excavations for the new “stradone” planned from S. Croce to S. Giovanni in Laterano. Documents provide a large amount of informations about XVIIIth century building techniques, and give us a lot of new data on the original feature of the church: for instance, the bills of the whitewasher (“imbiancatore”) describe the colours of the basilica, inside and on the façade, before the XIXth and the XXth century restorations.

Il cantiere ritrovato. Costruzione e restauro nei documenti settecenteschi per S.Croce in Gerusalemme a Roma

VARAGNOLI, Claudio
2004-01-01

Abstract

Inediti documenti dall’Archivio Segreto Vaticano consentono all’autore di completare le precedenti ricerche sulla ricostruzione settecentesca della chiesa di S. Croce in Gerusalemme a Roma, promossa dal pontefice Benedetto XIV Lambertini, in previsione dell’Anno Santo del 1750. I documenti recentemente reperiti da chi scrive forniscono informazioni fondamentali sul rinnovamento della chiesa e mettono in luce tecniche e finalità nel confronto con il monumento preesistente. I documenti consistono principalmente in “Misure e stime” e pagamenti agli operai e agli artisti dal 1741 al 1744, data di conclusione dei lavori. L’esame della documentazione mette in luce l’attività di Domenico Gregorini, l’unico architetto responsabile dell’intero lavoro, il cui nome appare quasi in tutti i documenti, quale architetto incaricato ufficialmente dei lavori: a lui, sono inoltre intestati pagamenti per i disegni e per l’esecuzione del modello della chiesa e del nuovo baldacchino. Nessuna menzione, invece di Pietro Passalacqua, collega di Gregorini nella tradizionale attribuzione dell’opera. I documenti includono i lavori degli scalpellini, dei muratori, dei carpentieri, del ferraro. Compaiono inoltre pagamenti agli artisti incaricati delle sculture alla sommità del prospetto e della decorazione interna, come Corrado Giaquinto. Lo scultore romano Carlo Antonio Napolioni, noto per la sua attività di restauratore di “anticaglie”, venne inoltre pagato per il restauro di due statue antiche trovate durante gli scavi per il nuovo “stradone” disegnato da S. Croce in Gerusalemme a S. Giovanni in Laterano, con indicazione dei lavori di restauro finora inedite. Ma i documenti forniscono una grande quantità di informazioni sulle tecniche costruttive del XVIII secolo, insieme a dati importanti ed inediti sull’assetto originario della chiesa, con notazioni rilevanti per la sua conservazione. Ad esempio, il conto dell’imbiancatore descrive i colori della basilica, tanto dentro quanto fuori, prima dei restauri del XIX e del XX secolo. Ne risulta una impostazione cromatica, su un prospetto integralmente lapideo, che ricorda per molti versi le vicende della basilica di S. Pietro in Vaticano. ENGLISH ABSTRACT Unpublished documents from Archivio Segreto Vaticano enable the author to complete previous researches about the eighteenth-century rebuilding of S. Croce in Gerusalemme at Rome, promoted by pope Benedetto XIV Lambertini for the Holy Year of 1750. The recently found documents provide essential information for the remodeling of the church. The records are mainly “misure e stime”, measurements of executed work, and payments to workers and artists, from 1741 to 1744, that is until the completion of work. The exam of the documentation shows the extensive activity of Domenico Gregorini, the only architect responsible for the entire work, whose name appears on almost every document. He was undoubtedly the architect of the reconstruction, with an official position. He was also paid for drawings and for the “modello” of the church and of the inner new baldacchino. No mention of Pietro Passalacqua, Gregorini’s colleague in the traditional attribution of the rebuilding. Bills chiefly include works of stonecutters, masons, carpenters, iron craftsmen. Some documents record the payments to the artist charged of the sculptures at the top of the façade or, like Corrado Giaquinto, of the paintings at the new ceiling. The roman sculptor Carlo Antonio Napolioni was also paid for the restoration of two ancient statues found during excavations for the new “stradone” planned from S. Croce to S. Giovanni in Laterano. Documents provide a large amount of informations about XVIIIth century building techniques, and give us a lot of new data on the original feature of the church: for instance, the bills of the whitewasher (“imbiancatore”) describe the colours of the basilica, inside and on the façade, before the XIXth and the XXth century restorations.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11564/108985
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