L'autonegazione dell'opera d'arte leopardiana, ben oltre l'ironia formale, si evidenzia in modi più impliciti ma più radicali: tramite lo sdoppiamento dell'io, accolto nel testo per mezzo della forma dialogica; e tramite il ricorso a temi destabilizzanti – come appunto quello del riso – che si configurano come appelli al lettore, seppur mascherati tra le pieghe della narrazione. In questo senso il riso, come punto di rottura, suggerisce il salto dal livello narrativo (anche ironico) di un io solido al livello della scrittura dialogica a quello di un io umoristicamente relativizzato e perciò indebolito.

Leopardi e il coraggio di ridere

DEL GATTO, ANTONELLA
2001-01-01

Abstract

L'autonegazione dell'opera d'arte leopardiana, ben oltre l'ironia formale, si evidenzia in modi più impliciti ma più radicali: tramite lo sdoppiamento dell'io, accolto nel testo per mezzo della forma dialogica; e tramite il ricorso a temi destabilizzanti – come appunto quello del riso – che si configurano come appelli al lettore, seppur mascherati tra le pieghe della narrazione. In questo senso il riso, come punto di rottura, suggerisce il salto dal livello narrativo (anche ironico) di un io solido al livello della scrittura dialogica a quello di un io umoristicamente relativizzato e perciò indebolito.
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