La trattazione sulle due piccole chiese romane ne illustra le principali fasi costruttive ed esamina la personalità degli architetti impegnati nell'edificazione dei due complessi, che furono entrambi sede dell'Arciconfraternita: fino al primo trentennio del Settecento, i Bergamaschi risiedettero in S. Macuto per poi trasferirsi nella chiesa di S. Maria della Pietà in piazza Colonna, già detta dei "pazzarelli", essendo appartenuta alla Congregazione che aveva preso in cura i malati di mente. L'articolo è quindi composto di due parti: la prima è relativa alle vicende della nascita dell'Arciconfraternita dei Bergamaschi e alle fasi costruttive della chiesa di S. Macuto, fino al trasferimento nella chiesa già dei "pazzarelli", con qualche breve accenno alle vicende successive; la seconda parte, è introdotta da uno studio sulla Confraternita dei "poveri forestieri e pazzi" e sulla loro sede in piazza Colonna; segue poi una trattazione delle fasi di ristrutturazione del complesso attuate nel sec. XVIII dai Bergamaschi - che fecero costruire anche l'annesso collegio, eseguito su progetto del Valvassori. I contributi si soffermano sulle vicende che portarono alla costruzione dei due complessi cinquecenteschi, analizzandone i caratteri architettonici in base alla documentazione rintracciata e a disegni inediti; vengono formulate anche alcune ipotesi sull'architetto autore del progetto per la chiesa di piazza Colonna.
Le vicende architettoniche di due chiese romane: S. Macuto e S. Maria della Pietà
MARCUCCI, Laura
1993-01-01
Abstract
La trattazione sulle due piccole chiese romane ne illustra le principali fasi costruttive ed esamina la personalità degli architetti impegnati nell'edificazione dei due complessi, che furono entrambi sede dell'Arciconfraternita: fino al primo trentennio del Settecento, i Bergamaschi risiedettero in S. Macuto per poi trasferirsi nella chiesa di S. Maria della Pietà in piazza Colonna, già detta dei "pazzarelli", essendo appartenuta alla Congregazione che aveva preso in cura i malati di mente. L'articolo è quindi composto di due parti: la prima è relativa alle vicende della nascita dell'Arciconfraternita dei Bergamaschi e alle fasi costruttive della chiesa di S. Macuto, fino al trasferimento nella chiesa già dei "pazzarelli", con qualche breve accenno alle vicende successive; la seconda parte, è introdotta da uno studio sulla Confraternita dei "poveri forestieri e pazzi" e sulla loro sede in piazza Colonna; segue poi una trattazione delle fasi di ristrutturazione del complesso attuate nel sec. XVIII dai Bergamaschi - che fecero costruire anche l'annesso collegio, eseguito su progetto del Valvassori. I contributi si soffermano sulle vicende che portarono alla costruzione dei due complessi cinquecenteschi, analizzandone i caratteri architettonici in base alla documentazione rintracciata e a disegni inediti; vengono formulate anche alcune ipotesi sull'architetto autore del progetto per la chiesa di piazza Colonna.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.