Le case di Francesco da Volterra alla Scrofa

Il ritrovamento, tra i documenti conservati nell'Archivio della Fabbrica di S. Pietro in Vaticano, di un disegno eseguito da Francesco da Volterra, ha dato lo spunto alla redazione di questo contributo che illustra il disegno stesso e le vicende successive dell'edilizia di una parte dell'isolato che vi è raffigurato. Il grafico si riferisce all'impianto planimetrico di una parte dell'isolato compreso tra le attuali via della Stelletta, piazza in Campo Marzio, via Metastasio, dove erano le due case di Francesco da Volterra, tra loro comunicanti attraverso un vasto cortile interno che l'architetto, come lui stesso scrive, aveva avuto in affitto dai frati di S. Agostino e che lui stesso aveva ristrutturato, come si era del resto impegnato a fare negli atti di assegnazione del 1573 e del 1574. Di una delle due case – quella in via della Stelletta – è stato poi possibile seguire la trasformazione settecentesca quando venne inglobata in un palazzetto; un album di disegni attribuiti a G. Stern conservato presso il Centro di Studi per la Storia dell'Architettura di Roma, insieme ad altra documentazione del fondo di Gustavo Giovannoni, che lo acquisì, raffigura il progetto per questo palazzetto e, attraverso i disegni di rilievo e le varie soluzioni di progetto proposte, è possibile constatare come la casa del Volterra rimase pressoché inalterata, fino al progetto del 1777-79 che ne modificò sostanzialmente l'assetto interno e quello esterno, per il nuovo allineamento stradale dato al complesso su via della Stelletta. The finding of a scheme by Francesco da Volterra among the documents in the Archive of the Vatican Fabric of Saint Peter is the reason for the drawing up of this contribution, illustrating the scheme itself as well as the following developments of the buildings in one portion of the block included in the scheme. The diagram refers to the plan of one part of the block surrounded by present-day Via della Stelletta, Piazza in Campo Marzio and Via Metastasio, the location of the two houses of Francesco da Volterra communicating with each other through a large inner yard which the Architect rented from the friars of St. Augustine, as he himself wrote, and which he himself restructured, as he actually had pledged to do in the 1573 and 1574 assignment acts. It was possible to follow the 18th century renovation of one of the two houses – the one in Via della Stelletta – when it was included in a “palazzetto” (small palace); an album of schemes (acquired by Gustavo Giovannoni) ascribed to G. Stern, held at the “Centro di Studi per la Storia dell'Architettura” (Architecture History Study Centre) of Rome, as well as other documents from the Gustavo Giovannoni fund portray the project for that “palazzetto”; through remarkable schemes and the various project solutions proposed, it is possible to realise how the Volterra house was actually unchanged until the project of 1777-79, substantially modifying both the internal and external aspect owing to the new street alignment given to the complex in Via della Stelletta.