Il saggio da conto del percorso condotto dall’Autore nel restauro della rocca eretta a Cascia alla fine del XV secolo da Francesco da Pietrasanta ed Antonio da Settignano (una documentata scheda bibliografica su quest’ultimo, ad opera di Marcella Maselli Campagna, è contenuta nel volume). Un progetto segnatamente caratterizzato da una continua e proficua relazione interdisciplinare i cui esiti appaiono evidenti nella scelta della metodologia d’intervento; indirizzo che emerge, in particolare, nel progetto di rilettura dell’intero palinsesto storico-evolutivo della rocca, pur nell’adozione di un codice linguistico svincolato da ricostruzioni filologiche. Fondamentale in tal senso è risultato l’apporto di Gianluca Soricelli, archeologo, che ha fin dall’inizio condiviso la scelta di correlare negli indirizzi progettuali i dati storico-documentari provenienti dalla ricerca d’archivio e le risultanze delle campagne archeologiche. Il quadro teorico di riferimento è tracciato da Valeria Montanari, con puntuali rinvii alla prassi adottata negli ultimi due decenni in Italia ed all’estero. Chiude il saggio un contributo di Raffaella Curcetti e Barbara De Luca le quali si soffermano sulla sperimentazione attuata nel restauro della rocca di Paolo II a Cascia di un proficuo rapporto fra architetto ed archeologo, particolarmente nella assunzione dei dati di rilievo.

La rocca di Paolo II a Cascia. Archeologia, storia, restauro

D'AVINO, STEFANO
2009-01-01

Abstract

Il saggio da conto del percorso condotto dall’Autore nel restauro della rocca eretta a Cascia alla fine del XV secolo da Francesco da Pietrasanta ed Antonio da Settignano (una documentata scheda bibliografica su quest’ultimo, ad opera di Marcella Maselli Campagna, è contenuta nel volume). Un progetto segnatamente caratterizzato da una continua e proficua relazione interdisciplinare i cui esiti appaiono evidenti nella scelta della metodologia d’intervento; indirizzo che emerge, in particolare, nel progetto di rilettura dell’intero palinsesto storico-evolutivo della rocca, pur nell’adozione di un codice linguistico svincolato da ricostruzioni filologiche. Fondamentale in tal senso è risultato l’apporto di Gianluca Soricelli, archeologo, che ha fin dall’inizio condiviso la scelta di correlare negli indirizzi progettuali i dati storico-documentari provenienti dalla ricerca d’archivio e le risultanze delle campagne archeologiche. Il quadro teorico di riferimento è tracciato da Valeria Montanari, con puntuali rinvii alla prassi adottata negli ultimi due decenni in Italia ed all’estero. Chiude il saggio un contributo di Raffaella Curcetti e Barbara De Luca le quali si soffermano sulla sperimentazione attuata nel restauro della rocca di Paolo II a Cascia di un proficuo rapporto fra architetto ed archeologo, particolarmente nella assunzione dei dati di rilievo.
2009
9788850101986
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