Marina Fuschi La città mediterranea: tra stereotipi e frammentazioni di scala La storia del mondo mediterraneo si è identificata con la figura emblematica della città e la stessa civiltà mediterranea è per eccellenza una civiltà urbana. Da tali assunti muove il contributo La città mediterranea: tra stereotipi e frammentazioni di scala, che attraverso l’analisi del peso storico, della dinamica urbano-insediativa e delle politiche di pianificazione territoriale, tenta di interpretarne i punti di convergenza e divergenza. Ne derivano, pur con i limiti intrinseci a qualsiasi tentativo di classificazione tipologica, tre distinti quadri macroregionali che consentono di assimilare la città del Nord a quella “occidentale”, riconducibile a un sistema urbano consolidato; la città dell’Est a quella “post-comunista”, inquadrabile come sistema urbano in transizione; la città del Sud a quella “periferica”, in via di sviluppo, tipica di un sistema urbano immaturo. Dalla consapevolezza di tali diversità e nella convinzione che solo la città – per il suo ruolo di sintesi territoriale del progresso e anello di congiunzione dei grandi processi di internazionalizzazione dell’economia – possa proporsi come punto di partenza di una nuova progettualità capace di rispettare le specificità, esaltare le connessioni e perseguire obiettivi di solidarietà, acquista senso e significato l’idea che si oppone all’immagine ancora fortemente mitizzata della città mediterranea.

La citta' mediterranea: tra stereotipi e frammentazioni di scala

FUSCHI, Marina
2008-01-01

Abstract

Marina Fuschi La città mediterranea: tra stereotipi e frammentazioni di scala La storia del mondo mediterraneo si è identificata con la figura emblematica della città e la stessa civiltà mediterranea è per eccellenza una civiltà urbana. Da tali assunti muove il contributo La città mediterranea: tra stereotipi e frammentazioni di scala, che attraverso l’analisi del peso storico, della dinamica urbano-insediativa e delle politiche di pianificazione territoriale, tenta di interpretarne i punti di convergenza e divergenza. Ne derivano, pur con i limiti intrinseci a qualsiasi tentativo di classificazione tipologica, tre distinti quadri macroregionali che consentono di assimilare la città del Nord a quella “occidentale”, riconducibile a un sistema urbano consolidato; la città dell’Est a quella “post-comunista”, inquadrabile come sistema urbano in transizione; la città del Sud a quella “periferica”, in via di sviluppo, tipica di un sistema urbano immaturo. Dalla consapevolezza di tali diversità e nella convinzione che solo la città – per il suo ruolo di sintesi territoriale del progresso e anello di congiunzione dei grandi processi di internazionalizzazione dell’economia – possa proporsi come punto di partenza di una nuova progettualità capace di rispettare le specificità, esaltare le connessioni e perseguire obiettivi di solidarietà, acquista senso e significato l’idea che si oppone all’immagine ancora fortemente mitizzata della città mediterranea.
2008
9788846498328
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