Nel saggio viene dettagliatamente esaminata la lettera di Giovanni Antonio Campano al cardinale Giacomo Ammannati in base alla quale si è a lungo ritenuto che si debba a lui la revisione dei Commentarii di Pio II approdata nella redazione del Cors. 147. Vari elementi suggeriscono che ben difficilmente il Campano poté attendere a quella impegnativa revisione. In realtà per altro importa quella lettera, non da ultimo per i giudizi di critica letteraria, talvolta singolarmente penetranti; anche è notevole che in argomenti di stile affiora una consonanza tra il pontefice e il letterato al cui giudizio Pio II aveva sottoposto la sua opera più importante, un letterato al cui giudizio molto tenevano i contemporanei.
Giovanni Antonio Campano lettore di classici e contemporanei
BIANCHI, Rossella
2008-01-01
Abstract
Nel saggio viene dettagliatamente esaminata la lettera di Giovanni Antonio Campano al cardinale Giacomo Ammannati in base alla quale si è a lungo ritenuto che si debba a lui la revisione dei Commentarii di Pio II approdata nella redazione del Cors. 147. Vari elementi suggeriscono che ben difficilmente il Campano poté attendere a quella impegnativa revisione. In realtà per altro importa quella lettera, non da ultimo per i giudizi di critica letteraria, talvolta singolarmente penetranti; anche è notevole che in argomenti di stile affiora una consonanza tra il pontefice e il letterato al cui giudizio Pio II aveva sottoposto la sua opera più importante, un letterato al cui giudizio molto tenevano i contemporanei.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.