La «Responsabilità Sociale» è da tempo oggetto di discussione in ambito accademico ed aziendale, con ampia diffusione a seguito delle pressioni sempre più insistenti finalizzate all’introduzione di tematiche sociali ed ambientali all’interno dell’impresa. I processi di globalizzazione, in continua espansione, spingono le aziende, con le loro tradizionali relazioni con il mercato, a ridisegnare le proprie strategie ed a ridefinire il proprio ruolo. Esse sono incentivate verso la ricerca di nuovi strumenti operativi in grado di rivitalizzarle e di rinforzarle, rendendole maggiormente competitive. Uno dei nuovi strumenti in adozione è rappresentato dal Cause Related Marketing, introdotto solo di recente in Italia, consistente in un insieme di attività che ruotano intorno alla funzione di marketing, in grado di assicurare all’azienda il perseguimento di obiettivi di natura economica, fornendo al tempo stesso un contributo di ordine sociale. Il CRM risulta di facile attuazione, anche da parte di piccole-medie imprese, che vengono così a dotarsi di un certo grado di flessibilità e di adattabilità a differenti situazioni; si tratta di uno strumento strategico che permette di incrementare il fatturato puntando su azioni che diano sostegno ad una causa d’interesse sociale. Allo stato attuale è l’unico strumento in grado di fornire soluzioni adeguate al contemperamento di tre differenti interessi: il profitto, il soddisfacimento del consumatore ed il benessere pubblico. Il presente contributo si propone di illustrare le motivazioni che spingono le imprese a finanziare iniziative sociali con risorse interne, orientandole, nel rispetto delle politiche aziendali e dei piani gestionali, verso un rafforzamento della propria capacità reddituale, consentendo il raggiungimento di risultati economici superiori a quelli perseguibili dalla normale attività avulsa dall’investimento in tale importante area d’interesse sociale.

Il cause related marketing quale strumento strategico per il conseguimento di obiettivi economici e sociali

IANNONE, BARBARA
2007-01-01

Abstract

La «Responsabilità Sociale» è da tempo oggetto di discussione in ambito accademico ed aziendale, con ampia diffusione a seguito delle pressioni sempre più insistenti finalizzate all’introduzione di tematiche sociali ed ambientali all’interno dell’impresa. I processi di globalizzazione, in continua espansione, spingono le aziende, con le loro tradizionali relazioni con il mercato, a ridisegnare le proprie strategie ed a ridefinire il proprio ruolo. Esse sono incentivate verso la ricerca di nuovi strumenti operativi in grado di rivitalizzarle e di rinforzarle, rendendole maggiormente competitive. Uno dei nuovi strumenti in adozione è rappresentato dal Cause Related Marketing, introdotto solo di recente in Italia, consistente in un insieme di attività che ruotano intorno alla funzione di marketing, in grado di assicurare all’azienda il perseguimento di obiettivi di natura economica, fornendo al tempo stesso un contributo di ordine sociale. Il CRM risulta di facile attuazione, anche da parte di piccole-medie imprese, che vengono così a dotarsi di un certo grado di flessibilità e di adattabilità a differenti situazioni; si tratta di uno strumento strategico che permette di incrementare il fatturato puntando su azioni che diano sostegno ad una causa d’interesse sociale. Allo stato attuale è l’unico strumento in grado di fornire soluzioni adeguate al contemperamento di tre differenti interessi: il profitto, il soddisfacimento del consumatore ed il benessere pubblico. Il presente contributo si propone di illustrare le motivazioni che spingono le imprese a finanziare iniziative sociali con risorse interne, orientandole, nel rispetto delle politiche aziendali e dei piani gestionali, verso un rafforzamento della propria capacità reddituale, consentendo il raggiungimento di risultati economici superiori a quelli perseguibili dalla normale attività avulsa dall’investimento in tale importante area d’interesse sociale.
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