Sicurezza e manutenzione compongono un binomio fondamentale per esprimere un responsabile e duraturo approccio alla qualità del costruito; tale acquisizione della cultura contemporanea è di gran lunga più significativa per le società del cosiddetto Primo Mondo, che hanno sostanzialmente soddisfatto gran parte delle esigenze di ordine quantitativo e che esprimono - nella costruzione, trasformazione e gestione dei propri sistemi - attese di tipo essenzialmente qualitativo. Il perdurare di modelli di modificazione dei sistemi antropici volti allo sfruttamento dei suoli urbani e ad una spensierata ‘cannibalizzazione’ del territorio è, ormai, generalmente percepito non solo come una violazione del diritto di tutti ad una migliore qualità della vita e degli insediamenti, ma anche come una inaccettabile minaccia per la sopravvivenza dei sistemi stessi. Il dibattito su tali questioni - soprattutto nella sua dimensione planetaria di sostenibilità dell’attuale modello di sviluppo - evidenzia una crescente e sempre più allargata esigenza di sicurezza, che si esprime talvolta in forme patologiche. La soluzione a tale emergenza non può essere certo l’interdizione da qualsiasi forma di azione, ma piuttosto l’adozione di approcci di progetto e gestione del costruito che siano fondati su un’assunzione di responsabilità individuale e collettiva e che esprimano nuovi paradigmi culturali: in tale ottica, la cura del costruito e la sicurezza potrebbero costituire gli elementi fondanti dell’auspicata evoluzione culturale e tecnologica dalla dimensione quantitativa a quella qualitativa. Ecco che la qualità, la sicurezza e la manutenzione vengono a configurarsi come dimensioni paradigmatiche dello sviluppo in atto della riflessione tecnologica, in cui la manutenzione assume il ruolo della esplicitazione delle modalità di conservazione/trasformazione dei sistemi in un campo di azioni possibili che sono definite dagli obiettivi di sicurezza e di qualità degli stessi sistemi.

Sicurezza e manutenzione come paradigmi di sviluppo.Un binomio a garanzia della mitigazione dei rischi e della permanenza in qualità del costruito

LADIANA, DANIELA
2010-01-01

Abstract

Sicurezza e manutenzione compongono un binomio fondamentale per esprimere un responsabile e duraturo approccio alla qualità del costruito; tale acquisizione della cultura contemporanea è di gran lunga più significativa per le società del cosiddetto Primo Mondo, che hanno sostanzialmente soddisfatto gran parte delle esigenze di ordine quantitativo e che esprimono - nella costruzione, trasformazione e gestione dei propri sistemi - attese di tipo essenzialmente qualitativo. Il perdurare di modelli di modificazione dei sistemi antropici volti allo sfruttamento dei suoli urbani e ad una spensierata ‘cannibalizzazione’ del territorio è, ormai, generalmente percepito non solo come una violazione del diritto di tutti ad una migliore qualità della vita e degli insediamenti, ma anche come una inaccettabile minaccia per la sopravvivenza dei sistemi stessi. Il dibattito su tali questioni - soprattutto nella sua dimensione planetaria di sostenibilità dell’attuale modello di sviluppo - evidenzia una crescente e sempre più allargata esigenza di sicurezza, che si esprime talvolta in forme patologiche. La soluzione a tale emergenza non può essere certo l’interdizione da qualsiasi forma di azione, ma piuttosto l’adozione di approcci di progetto e gestione del costruito che siano fondati su un’assunzione di responsabilità individuale e collettiva e che esprimano nuovi paradigmi culturali: in tale ottica, la cura del costruito e la sicurezza potrebbero costituire gli elementi fondanti dell’auspicata evoluzione culturale e tecnologica dalla dimensione quantitativa a quella qualitativa. Ecco che la qualità, la sicurezza e la manutenzione vengono a configurarsi come dimensioni paradigmatiche dello sviluppo in atto della riflessione tecnologica, in cui la manutenzione assume il ruolo della esplicitazione delle modalità di conservazione/trasformazione dei sistemi in un campo di azioni possibili che sono definite dagli obiettivi di sicurezza e di qualità degli stessi sistemi.
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