<Il concetto dell’angoscia>, con la sua visione dell’uomo come un essere costitutivamente preda dell’angoscia, costituisce uno scritto “pionieristico”, non solo perché ha affrontato per la prima volta con finezza e originalità interpretativa un fenomeno centrale per l’età del nichilismo nel suo complesso (Schulz) e nodale per la successiva filosofia dell’esistenza (Heidegger, Jaspers, Sartre), ma perché ha evidenziato e sottolineato aspetti ed elementi del fenomeno “angoscia” che hanno trovato successivamente riscontro e conferma nelle ricerche di psicologici, medici, biologi e antropologi.

Angoscia, colpa, redenzione. Kierkegaard a confronto con l’antropologia e la psicoanalisi

GARAVENTA, Roberto
2007-01-01

Abstract

, con la sua visione dell’uomo come un essere costitutivamente preda dell’angoscia, costituisce uno scritto “pionieristico”, non solo perché ha affrontato per la prima volta con finezza e originalità interpretativa un fenomeno centrale per l’età del nichilismo nel suo complesso (Schulz) e nodale per la successiva filosofia dell’esistenza (Heidegger, Jaspers, Sartre), ma perché ha evidenziato e sottolineato aspetti ed elementi del fenomeno “angoscia” che hanno trovato successivamente riscontro e conferma nelle ricerche di psicologici, medici, biologi e antropologi.
2007
8837222033
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