Il Laboratorio di Quartiere Bellavista ha costituito per la città di Aprilia un primo, inedito tentativo di ideare un progetto con la collaborazione diretta degli abitanti. Il Laboratorio si è svolto all’interno di un particolare quartiere ‘spontaneo’ dell’area romana, sorto sul confine dei comuni di Aprilia e Lanuvio, e gravato da numerosi problemi di tipo ambientale, urbanistico e sociale. L’esperienza nasce inizialmente dalla collaborazione a scopo volontario e sperimentale tra i membri del Comitato di Quartiere omonimo e un gruppo di tecnici ‘volontari della partecipazione’ - un architetto e un ricercatore universitario -, ed è principalmente rivolto agli abitanti del quartiere e a quanti ne vivono in prima persona i disagi e i problemi. Si basa principalmente sul concetto che gli abitanti devono essere sempre assunti come gli interlocutori privilegiati di ogni programma di intervento a loro rivolto, e in quanto tali devono essere coinvolti fin dalle prime fasi di tale intervento, specie quando esso è pubblico, attivato dalla pubblica amministrazione locale. Da questa ipotesi di lavoro, riassumibile nello slogan: progettare assieme agli abitanti e nel loro interesse - discende l’organizzazione stessa del Laboratorio, le sue finalità ed i suoi obiettivi, nonché il genere di risultati che tale lavoro produce. Il gruppo di lavoro ha elaborato una prima analisi dei problemi del quartiere e ha stilato un elenco dei principali obiettivi cui legare ogni passo successivo di azione. Si è dato corso quindi corso all’elaborazione di un progetto esplorativo, denominato appunto “Progetto Pilota”, inteso come primo, del tutto iniziale tentativo di enucleare soluzioni pratiche ai problemi individuati.

Laboratorio di quartiere Bellavista, progetto pilota degli spazi pubblici, 1999

ROVIGATTI, Pietro
2000-01-01

Abstract

Il Laboratorio di Quartiere Bellavista ha costituito per la città di Aprilia un primo, inedito tentativo di ideare un progetto con la collaborazione diretta degli abitanti. Il Laboratorio si è svolto all’interno di un particolare quartiere ‘spontaneo’ dell’area romana, sorto sul confine dei comuni di Aprilia e Lanuvio, e gravato da numerosi problemi di tipo ambientale, urbanistico e sociale. L’esperienza nasce inizialmente dalla collaborazione a scopo volontario e sperimentale tra i membri del Comitato di Quartiere omonimo e un gruppo di tecnici ‘volontari della partecipazione’ - un architetto e un ricercatore universitario -, ed è principalmente rivolto agli abitanti del quartiere e a quanti ne vivono in prima persona i disagi e i problemi. Si basa principalmente sul concetto che gli abitanti devono essere sempre assunti come gli interlocutori privilegiati di ogni programma di intervento a loro rivolto, e in quanto tali devono essere coinvolti fin dalle prime fasi di tale intervento, specie quando esso è pubblico, attivato dalla pubblica amministrazione locale. Da questa ipotesi di lavoro, riassumibile nello slogan: progettare assieme agli abitanti e nel loro interesse - discende l’organizzazione stessa del Laboratorio, le sue finalità ed i suoi obiettivi, nonché il genere di risultati che tale lavoro produce. Il gruppo di lavoro ha elaborato una prima analisi dei problemi del quartiere e ha stilato un elenco dei principali obiettivi cui legare ogni passo successivo di azione. Si è dato corso quindi corso all’elaborazione di un progetto esplorativo, denominato appunto “Progetto Pilota”, inteso come primo, del tutto iniziale tentativo di enucleare soluzioni pratiche ai problemi individuati.
2000
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