Il paesaggio urbano è il risultato di pratiche sociali storicamente sedimentate, riflesso di una produzione “collettiva” del territorio. Nel paesaggio urbano la necessità di ricucire la dimensione urbano-insediativa con quella naturale e sociale emerge in tutta la sua complessità già sul finire degli anni Settanta. Se, come osservato da Giordano (2003, p. 369) “the commons problem occurs when a resource domain is coincident with or intersects the rights domains of two or more resource users”, occorre riflettere su alcuni segni del paesaggio urbano, non solo in termini definitori ma anche in termini processuali. Il presente contributo analizza alcuni degli “indicatori di paesaggio” (disponibilità di piste ciclabili, di aree pedonali e di aree verdi urbane, diffusione degli orti urbani, presenza di tessuto urbano storico, ecc.) impiegati nel rapporto “Benessere equo e sostenibile nelle città” (UrBes) e si interroga da una prospettiva geografica, sulla loro natura di commons. Il lavoro si propone inoltre di riflettere sulla possibilità di individuare le città le cui pratiche di governo del territorio meglio rispondono alla costruzione di un paesaggio urbano visto come processo di commoning. SUMMARY: The urban landscape is the result of social practices, territorially embedded and collectively produced. In the urban landscape, the urgency of fixing the “dwelling” dimension with the natural and social dimension emerged in the end of the 1970s. If, as noted by Giordano (2003, p. 369) “the commons problem occurs when a resource domain is coincident with or intersects the rights domains of two or more resource users”, it could be useful a deeper understanding of some traces and signs of urban planning both in conceptual and processual perspectives. In this vein, this work analyzed some variables (cycle paths, pedestrian zones, urban gardens, greenbelts, historical buildings) of the Report “Equal and sustainable wellbeing in cities” and thought about their nature of commons. Therefore the paper individuated the Italian cities where the urban planning policies better embodies practices of commoning.

Il paesaggio urbano come processo di commoning: una lettura geografica

FUSCHI, Marina;EVANGELISTA, VALENTINA
2016-01-01

Abstract

Il paesaggio urbano è il risultato di pratiche sociali storicamente sedimentate, riflesso di una produzione “collettiva” del territorio. Nel paesaggio urbano la necessità di ricucire la dimensione urbano-insediativa con quella naturale e sociale emerge in tutta la sua complessità già sul finire degli anni Settanta. Se, come osservato da Giordano (2003, p. 369) “the commons problem occurs when a resource domain is coincident with or intersects the rights domains of two or more resource users”, occorre riflettere su alcuni segni del paesaggio urbano, non solo in termini definitori ma anche in termini processuali. Il presente contributo analizza alcuni degli “indicatori di paesaggio” (disponibilità di piste ciclabili, di aree pedonali e di aree verdi urbane, diffusione degli orti urbani, presenza di tessuto urbano storico, ecc.) impiegati nel rapporto “Benessere equo e sostenibile nelle città” (UrBes) e si interroga da una prospettiva geografica, sulla loro natura di commons. Il lavoro si propone inoltre di riflettere sulla possibilità di individuare le città le cui pratiche di governo del territorio meglio rispondono alla costruzione di un paesaggio urbano visto come processo di commoning. SUMMARY: The urban landscape is the result of social practices, territorially embedded and collectively produced. In the urban landscape, the urgency of fixing the “dwelling” dimension with the natural and social dimension emerged in the end of the 1970s. If, as noted by Giordano (2003, p. 369) “the commons problem occurs when a resource domain is coincident with or intersects the rights domains of two or more resource users”, it could be useful a deeper understanding of some traces and signs of urban planning both in conceptual and processual perspectives. In this vein, this work analyzed some variables (cycle paths, pedestrian zones, urban gardens, greenbelts, historical buildings) of the Report “Equal and sustainable wellbeing in cities” and thought about their nature of commons. Therefore the paper individuated the Italian cities where the urban planning policies better embodies practices of commoning.
2016
978-88-908926-2-2
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