Dai dati statistici ufficiali emerge il fenomeno di un consumo piuttosto diffuso che spesso è difficile monitorare per avere un quadro sufficientemente dettagliato della situazione a livello nazionale e a livello locale. I dati delle Prefetture assumono in questo contesto una particolare importanza in quanto, proprio per la funzione di orientamento e controllo dei NOT, si qualificano come soggetti di monitoraggio indiretto di quanto avviene sul territorio in termini di circolazione di sostanze. Essi permettono di poter fotografare la situazione a livello locale, e provinciale in particolare, con una grande ricchezza di dettagli. I dati statistici dei Servizi per le dipendenze patologiche hanno infatti una valenza più strettamente sanitaria e riguardano maggiormente la ricognizione di patologie e relative terapie. Gli archivi dei NOT, oltre la stretta valenza epidemiologica, mostrano di avere un valore più ampio, che permette la ricognizione di variabili sociali, culturali, economiche, nonché di mappare il territorio provinciale secondo le attività di prevenzione dell’uso di sostanze e di repressione del traffico di stupefacenti, permettendo infine utili ricognizioni a breve e medio raggio locale. Tra i casi segnalati ai NOT vi siano in maggioranza persone non in trattamento presso i Servizi e come i conseguenti colloqui si concludano spesso soltanto con il formale invito a non far più uso di sostanze, senza dar luogo a provvedimenti sanzionatori. Si tratta quindi di consumatori iniziali o occasionali che non necessariamente si trasformeranno in tossicomani o tossicodipendenti con la conseguente necessità di rivolgersi ad un servizio pubblico o ad un centro del privato-sociale per le terapie di disassuefazione e socio-riabilitative. I dati dei NOT assumono dunque una rilevanza che va oltre la pura e semplice osservazione, ma si traducono in azioni di prevenzione e di strategie operative per il contrasto del fenomeno. È in questo quadro che si pone lo studio (2011-2015) sui provvedimenti amministrativi per uso di sostanze stupefacenti del NOT di Chieti.

I provvedimenti amministrativi per uso di sostanze stupefacenti. L'intervento del NOT di Chieti

DI FRANCESCO Gabriele
2016-01-01

Abstract

Dai dati statistici ufficiali emerge il fenomeno di un consumo piuttosto diffuso che spesso è difficile monitorare per avere un quadro sufficientemente dettagliato della situazione a livello nazionale e a livello locale. I dati delle Prefetture assumono in questo contesto una particolare importanza in quanto, proprio per la funzione di orientamento e controllo dei NOT, si qualificano come soggetti di monitoraggio indiretto di quanto avviene sul territorio in termini di circolazione di sostanze. Essi permettono di poter fotografare la situazione a livello locale, e provinciale in particolare, con una grande ricchezza di dettagli. I dati statistici dei Servizi per le dipendenze patologiche hanno infatti una valenza più strettamente sanitaria e riguardano maggiormente la ricognizione di patologie e relative terapie. Gli archivi dei NOT, oltre la stretta valenza epidemiologica, mostrano di avere un valore più ampio, che permette la ricognizione di variabili sociali, culturali, economiche, nonché di mappare il territorio provinciale secondo le attività di prevenzione dell’uso di sostanze e di repressione del traffico di stupefacenti, permettendo infine utili ricognizioni a breve e medio raggio locale. Tra i casi segnalati ai NOT vi siano in maggioranza persone non in trattamento presso i Servizi e come i conseguenti colloqui si concludano spesso soltanto con il formale invito a non far più uso di sostanze, senza dar luogo a provvedimenti sanzionatori. Si tratta quindi di consumatori iniziali o occasionali che non necessariamente si trasformeranno in tossicomani o tossicodipendenti con la conseguente necessità di rivolgersi ad un servizio pubblico o ad un centro del privato-sociale per le terapie di disassuefazione e socio-riabilitative. I dati dei NOT assumono dunque una rilevanza che va oltre la pura e semplice osservazione, ma si traducono in azioni di prevenzione e di strategie operative per il contrasto del fenomeno. È in questo quadro che si pone lo studio (2011-2015) sui provvedimenti amministrativi per uso di sostanze stupefacenti del NOT di Chieti.
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