All’art. 6 comma 6, del DDL Principi in materia di politiche pubbliche territoriali e trasformazione urbana presentato a Roma il 24 luglio 2014 si prevede che: «dalla data di entrata in vigore delle leggi regionali di cui ai commi 4 e 5, perde efficacia il decreto ministeriale 2 aprile 1968, n. 1444». Il DDL non è mai diventato legge per cui il Decreto 1444/68 è, ancora oggi, tra i principali riferimenti giuridici per la realizzazione di attrezzature e servizi. In vista di una riforma organica di governo del territorio, occorre lavorare sul suo aggiornamento a partire da alcune evidenze che i mutamenti sociali, politici ed economici degli ultimi anni hanno posto all’attenzione dell’urbanistica. Le mani sulla città (1963) di Francesco Rosi è l’emblema cinematografico di anni difficili. Anni in cui la pianificazione stentava a diventare la regola; anni di forte contrasto politico e di contraddizioni sociali, ma anche di grandi speranze. E di unità di intenti. Il mondo accademico, il Centro studi GESCAL, l’ISES, l’INArch e vari altri enti e istituzioni pubbliche, sono chiamate a collaborare per la riforma del quadro culturale. E legislativo. Uno degli esiti più rilevanti è la Circolare del Ministero LL.PP. 425/1967 che rappresenta l’impalcato sul quale si innesta sia la legge 765/67 sia il Decreto 1444/68. Il dibattito disciplinare che ha portato a questi risultati è di straordinario interesse. E la sua rilettura sarebbe di grande importanza. Anche in relazione al fatto che, nella prospettiva di uno scambio leale a tutela dell’interesse generale, diventa fondamentale capire quale sia il ruolo del potere pubblico, e quali le giuste attese di profitto da parte del privato.

Gli standard in urbanistica: retrospettiva al futuro

Clemente Antonio Alberto
2017-01-01

Abstract

All’art. 6 comma 6, del DDL Principi in materia di politiche pubbliche territoriali e trasformazione urbana presentato a Roma il 24 luglio 2014 si prevede che: «dalla data di entrata in vigore delle leggi regionali di cui ai commi 4 e 5, perde efficacia il decreto ministeriale 2 aprile 1968, n. 1444». Il DDL non è mai diventato legge per cui il Decreto 1444/68 è, ancora oggi, tra i principali riferimenti giuridici per la realizzazione di attrezzature e servizi. In vista di una riforma organica di governo del territorio, occorre lavorare sul suo aggiornamento a partire da alcune evidenze che i mutamenti sociali, politici ed economici degli ultimi anni hanno posto all’attenzione dell’urbanistica. Le mani sulla città (1963) di Francesco Rosi è l’emblema cinematografico di anni difficili. Anni in cui la pianificazione stentava a diventare la regola; anni di forte contrasto politico e di contraddizioni sociali, ma anche di grandi speranze. E di unità di intenti. Il mondo accademico, il Centro studi GESCAL, l’ISES, l’INArch e vari altri enti e istituzioni pubbliche, sono chiamate a collaborare per la riforma del quadro culturale. E legislativo. Uno degli esiti più rilevanti è la Circolare del Ministero LL.PP. 425/1967 che rappresenta l’impalcato sul quale si innesta sia la legge 765/67 sia il Decreto 1444/68. Il dibattito disciplinare che ha portato a questi risultati è di straordinario interesse. E la sua rilettura sarebbe di grande importanza. Anche in relazione al fatto che, nella prospettiva di uno scambio leale a tutela dell’interesse generale, diventa fondamentale capire quale sia il ruolo del potere pubblico, e quali le giuste attese di profitto da parte del privato.
2017
9788899237127
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