Il servizio dal titolo "Il recupero del degrado paesaggistico in Calabria. Dalla tutela al progetto", apparso sul n. 264 di Urbanistica Informazioni, si compone di più articoli e schede progetto, che fanno il punto su una attività finanziata dal MiBACT nell'ambito del Progetto Operativo di Assistenza Tecnica (POAT) "Rete per la governance delle politiche culturali" 2012-2015 per la Regione Calabria. Il servizio intende restituire il senso di una operazione che è ben sintetizzata nei cinque progetti pilota su cinque contesti sperimentali, caratterizzati da condizioni e motivazioni diverse del degrado, attraverso i quali si è messo a punto un protocollo di recupero paesaggistico da utilizzare come modello di riferimento per l'impostazione di ulteriori progetti sul territorio regionale nell'ambito dei Piani Paesaggistici Regionali. I principi di replicabilità e trasferibilità dei criteri posti a base delle soluzioni progettuali erano pertanto particolarmente rilevanti e, conseguentemente, anche la definizione di una specifica metodologia progettuale, la cui descrizione è contenuta nell'articolo "Il recupero dei paesaggi degradati della Calabria. 5 progetti pilota" (di Massimo Angrilli). Le fasi con cui si è proceduto per lo sviluppo dell'attività progettuale sono state, in sintesi, le seguenti: a) definizione di un protocollo del progetto di recupero di paesaggi degradati; b) confronto con i tavoli locali, in particolare con gli uffici regionali, per l'orientamento reciproco delle scelte da compiere affinché i progetti potessero raggiungere un adeguato livello di fattibilità; c) elaborazione dei progetti pilota (con il concorso dei soggetti interessati dalle azioni progettuali) e formulazione delle strategie e dei criteri di intervento mediante l'applicazione ai contesti di degrado calabresi. La forma che i progetti di recupero hanno assunto è quella della vision, in cui assetti spaziali accompagnati da strategie, obiettivi e criteri di intervento, definiscono il quadro per gli attori e per i portatori di interessi coinvolti nel processo.

Il recupero dei paesaggi degradati della Calabria. 5 Progetti pilota

Angrilli M.
2015-01-01

Abstract

Il servizio dal titolo "Il recupero del degrado paesaggistico in Calabria. Dalla tutela al progetto", apparso sul n. 264 di Urbanistica Informazioni, si compone di più articoli e schede progetto, che fanno il punto su una attività finanziata dal MiBACT nell'ambito del Progetto Operativo di Assistenza Tecnica (POAT) "Rete per la governance delle politiche culturali" 2012-2015 per la Regione Calabria. Il servizio intende restituire il senso di una operazione che è ben sintetizzata nei cinque progetti pilota su cinque contesti sperimentali, caratterizzati da condizioni e motivazioni diverse del degrado, attraverso i quali si è messo a punto un protocollo di recupero paesaggistico da utilizzare come modello di riferimento per l'impostazione di ulteriori progetti sul territorio regionale nell'ambito dei Piani Paesaggistici Regionali. I principi di replicabilità e trasferibilità dei criteri posti a base delle soluzioni progettuali erano pertanto particolarmente rilevanti e, conseguentemente, anche la definizione di una specifica metodologia progettuale, la cui descrizione è contenuta nell'articolo "Il recupero dei paesaggi degradati della Calabria. 5 progetti pilota" (di Massimo Angrilli). Le fasi con cui si è proceduto per lo sviluppo dell'attività progettuale sono state, in sintesi, le seguenti: a) definizione di un protocollo del progetto di recupero di paesaggi degradati; b) confronto con i tavoli locali, in particolare con gli uffici regionali, per l'orientamento reciproco delle scelte da compiere affinché i progetti potessero raggiungere un adeguato livello di fattibilità; c) elaborazione dei progetti pilota (con il concorso dei soggetti interessati dalle azioni progettuali) e formulazione delle strategie e dei criteri di intervento mediante l'applicazione ai contesti di degrado calabresi. La forma che i progetti di recupero hanno assunto è quella della vision, in cui assetti spaziali accompagnati da strategie, obiettivi e criteri di intervento, definiscono il quadro per gli attori e per i portatori di interessi coinvolti nel processo.
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