Quale potrebbe essere il fallimento peggiore se pensare alla qualità del progetto come qualità di forma o di materiale e non come costruzione di uno spazio umano da abitare? Eppure il complesso di Luigi Daneri è uno dei migliori esempi di architet- tura collettiva in Italia, a Genova. Purtroppo spesso nel tempo questi grandi complessi residenziali hanno subìto – alla verifica nel contemporaneo – due violenze: la prima che mol- to spesso (quasi sempre) sono state fondate come cattedrali fuori dai cen- tri abitati, la seconda è che alla costruzione della residenza non ha seguìto la realizzazione dei servizi. In alcune realtà urbane si assomma una terza condizione negativa: quella di aver collocato persone in riserva, al gancio, ai domiciliari. E mancano ancora i luoghi di incontro, di aggregazione. Gli spazi pubblici. Gli spazi pubblici non sono solo le piazze: i luoghi, o le stazioni e gli shopping mall: i luoghi dell’atopicità / i non luoghi, ma ancora una volta tornano ad essere tutti quei tessuti urbani residuali che attendono di essere riappropriati d’identità da parte di un vivere collettivo.

Dove abita Daneri. Total Red! La pinza del signor B.

Alberto Ulisse
2015-01-01

Abstract

Quale potrebbe essere il fallimento peggiore se pensare alla qualità del progetto come qualità di forma o di materiale e non come costruzione di uno spazio umano da abitare? Eppure il complesso di Luigi Daneri è uno dei migliori esempi di architet- tura collettiva in Italia, a Genova. Purtroppo spesso nel tempo questi grandi complessi residenziali hanno subìto – alla verifica nel contemporaneo – due violenze: la prima che mol- to spesso (quasi sempre) sono state fondate come cattedrali fuori dai cen- tri abitati, la seconda è che alla costruzione della residenza non ha seguìto la realizzazione dei servizi. In alcune realtà urbane si assomma una terza condizione negativa: quella di aver collocato persone in riserva, al gancio, ai domiciliari. E mancano ancora i luoghi di incontro, di aggregazione. Gli spazi pubblici. Gli spazi pubblici non sono solo le piazze: i luoghi, o le stazioni e gli shopping mall: i luoghi dell’atopicità / i non luoghi, ma ancora una volta tornano ad essere tutti quei tessuti urbani residuali che attendono di essere riappropriati d’identità da parte di un vivere collettivo.
2015
978-88-548-8006-1
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