Lo studio si basa sull'analisi dei resti scheletrici di un individuo adulto maschile proveniente dal sito archeologico di Teramo Sant'Anna (VII-XII CE, Teramo). L'individuo mostra diverse anomalie che complessivamente comportano l’ipoplasia asimmetrica e la dismorfogenesi dello scheletro facciale. Le alterazoni patologiche a carico dello splancnocranio e l'assenza di anomalie della colonna vertebrale suggeriscono fortemente la diagnosi di microsomia emifacciale, ossia di una malformazione congenita che altera il normale sviluppo uditivo, oculare, orale e mandibolare. La mandibola è estremamente asimmetrica ed è priva di veri condili, le cavità glenoidee dell’osso temporale sono presenti, tuttavia quella di destra è ipoplastica e dismorfica, le aree di inserzione dei muscoli facciali sono ipertrofiche. Vi sono evidenze di una dislocazione bilaterale della mandibula con alterazione della funzione masticatoria. Le indagini radiografiche hanno escluso la presenza di traumi e segni ossei di patologie infettive, confermando la diagnosi di microsomia emifacciale congenita. Questo caso costituisce un importante contributo alla casistica paleopatologica perché è una condizione non comune, raramente documentata nei resti scheletrici antichi.

Microsomia emifacciale (spettro oculo-auriculo-vertebrale) in un individuo del sito archeologico di Teramo Sant'Anna (VII-XII CE, Teramo, Italia)

Viciano Joan;D'Anastasio Ruggero;Capasso Luigi
2017-01-01

Abstract

Lo studio si basa sull'analisi dei resti scheletrici di un individuo adulto maschile proveniente dal sito archeologico di Teramo Sant'Anna (VII-XII CE, Teramo). L'individuo mostra diverse anomalie che complessivamente comportano l’ipoplasia asimmetrica e la dismorfogenesi dello scheletro facciale. Le alterazoni patologiche a carico dello splancnocranio e l'assenza di anomalie della colonna vertebrale suggeriscono fortemente la diagnosi di microsomia emifacciale, ossia di una malformazione congenita che altera il normale sviluppo uditivo, oculare, orale e mandibolare. La mandibola è estremamente asimmetrica ed è priva di veri condili, le cavità glenoidee dell’osso temporale sono presenti, tuttavia quella di destra è ipoplastica e dismorfica, le aree di inserzione dei muscoli facciali sono ipertrofiche. Vi sono evidenze di una dislocazione bilaterale della mandibula con alterazione della funzione masticatoria. Le indagini radiografiche hanno escluso la presenza di traumi e segni ossei di patologie infettive, confermando la diagnosi di microsomia emifacciale congenita. Questo caso costituisce un importante contributo alla casistica paleopatologica perché è una condizione non comune, raramente documentata nei resti scheletrici antichi.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11564/692253
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact