Uno dei tratti caratteristici della scrittura di Bracco è quello di segnare una linea di confine piuttosto netta tra le risorse del comico e l’impegno sul versante propriamente drammatico, scissione che ha indotto a differenziare giustamente la sua produzione in almeno due filoni distinti, quello serio e quello buffo, quello triste e quello gaio, se vogliamo estendere il titolo delle sue raccolte di novelle Smorfie gaie e Smorfie tristi, all’intera produzione. Molteplici tuttavia le combinazioni possibili fra i due estremi, come rivela l’originale strutturazione dei meccanismi narrativi delle novelle e la fondamentale climax ascensionale che presiede all’ideazione dei lavori teatrali, costruiti secondo una gradazione tonale che tra le polarità del ridere e del piangere dà largo spazio al sorridere e al pensare.
Roberto Bracco narratore gaio
A. DI NALLO
2019-01-01
Abstract
Uno dei tratti caratteristici della scrittura di Bracco è quello di segnare una linea di confine piuttosto netta tra le risorse del comico e l’impegno sul versante propriamente drammatico, scissione che ha indotto a differenziare giustamente la sua produzione in almeno due filoni distinti, quello serio e quello buffo, quello triste e quello gaio, se vogliamo estendere il titolo delle sue raccolte di novelle Smorfie gaie e Smorfie tristi, all’intera produzione. Molteplici tuttavia le combinazioni possibili fra i due estremi, come rivela l’originale strutturazione dei meccanismi narrativi delle novelle e la fondamentale climax ascensionale che presiede all’ideazione dei lavori teatrali, costruiti secondo una gradazione tonale che tra le polarità del ridere e del piangere dà largo spazio al sorridere e al pensare.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.