Con il crollo del fascismo e la drammatica conclusione della seconda guerra mondiale, che vide Pescara duramente bombardata, la memoria di Gabriele d’Annunzio conobbe un inevitabile declino, almeno a livello nazionale. In tutta Italia, i progetti per il monumento da erigersi al poeta vennero comprensibilmente accantonati, ma non nella sua città natale. L'iniziativa, sancita dalla pubblicazione bando del 15 dicembre 1955, promossa dalle amministrazioni Comunale e Provinciale e dell’Ente Provinciale per il Turismo, prevedeva un progetto di massima per un teatro commemorativo dedicato a d’Annunzio, con una capienza non inferiore a tremila posti a sedere e la sistemazione dell’area circostante a verde pubblico. Il concorso pescarese costituì uno spaccato interessante della ricerca architettonica contemporanea, anche se fra tutti, il progetto vincitore degli architetti Mariano Pallottini, Antonio Cataldi Madonna e Filippo Marinucci risulta il più prevedibile: forse recependo gli spunti presenti nelle messinscene all’aperto dello stesso Vate, proponeva infatti una cavea a quarto di cerchio ricavata nel terreno, con una balconata sopraelevata su telai binati, accessi a metà altezza e servizi a ridosso del terrapieno che chiudeva in alto la struttura. Nell’aprile del 1963, iniziarono i lavori, con la realizzazione, in meno di tre mesi, di una parte del progetto vincitore, in modo da consentire lo svolgimento della prima inaugurale della stagione teatrale il 28 luglio 1963, in occasione del centenario della nascita di d’Annunzio.

Dedicati a d'Annunzio: il teatro e la stele dalla realizzazione ai problemi di conservazione

clara, verazzo
2019-01-01

Abstract

Con il crollo del fascismo e la drammatica conclusione della seconda guerra mondiale, che vide Pescara duramente bombardata, la memoria di Gabriele d’Annunzio conobbe un inevitabile declino, almeno a livello nazionale. In tutta Italia, i progetti per il monumento da erigersi al poeta vennero comprensibilmente accantonati, ma non nella sua città natale. L'iniziativa, sancita dalla pubblicazione bando del 15 dicembre 1955, promossa dalle amministrazioni Comunale e Provinciale e dell’Ente Provinciale per il Turismo, prevedeva un progetto di massima per un teatro commemorativo dedicato a d’Annunzio, con una capienza non inferiore a tremila posti a sedere e la sistemazione dell’area circostante a verde pubblico. Il concorso pescarese costituì uno spaccato interessante della ricerca architettonica contemporanea, anche se fra tutti, il progetto vincitore degli architetti Mariano Pallottini, Antonio Cataldi Madonna e Filippo Marinucci risulta il più prevedibile: forse recependo gli spunti presenti nelle messinscene all’aperto dello stesso Vate, proponeva infatti una cavea a quarto di cerchio ricavata nel terreno, con una balconata sopraelevata su telai binati, accessi a metà altezza e servizi a ridosso del terrapieno che chiudeva in alto la struttura. Nell’aprile del 1963, iniziarono i lavori, con la realizzazione, in meno di tre mesi, di una parte del progetto vincitore, in modo da consentire lo svolgimento della prima inaugurale della stagione teatrale il 28 luglio 1963, in occasione del centenario della nascita di d’Annunzio.
2019
978-88-944220-1-6
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