Nella provincia di Foggia vi sono molte contraddizioni. Due tra le più evidenti sono il sovraffollamento degli slum, abitati da soli immigrati, di Borgo Mezzanone (tra Manfredonia e Foggia) e di Rignano Garganico (tra Foggia e San Severo) e lo spopolamento del Subappennino Dauno. Fenomeni che sono considerati separatamente. Il primo, come nemergena di ordine pubblico, igienico-sanitaria, umanitaria ecc. Lalro, come un problema dovuto a neconomia debole che ha favorito lemigraione. È effettivamente così? Oppure esiste un modo per immaginarli unitariamente? Per affrontarli come fenomeni strettamente connessi? Trasferire un certo numero di immigrati per diminuire la densità abitativa do maggiore e aumentarla do minore non può essere considerata una soluzione. È solo un primo passo, necessario ma non sufficiente. Occorre legarsi alle specificità del Subappennino come la bellezza dei centri storici molti dei quali quasi disabitati, la fragilità geomorfologica del territorio e la qualità dei paesaggi agrari. «Mettere in condizione le autorità locali, attraverso strumenti regolatori e finanziari a coordinarsi e lavorare con la società civile, le comunità, le popolazioni indigene e i migranti, nelle attività di gestione del rischio di disastri a livello locale» (Sendai Framework) significa agire per rendere interdipendenti le due situazioni problematiche in modo tale da trasformare linoenibili degli slum in capacità di resilienza per il Subappennino
Immigrazione e cura del territorio. Il subappennino dauno come laboratorio?
Antonio Alberto Clemente;Luciana Mastrolonardo;Angelica Nanni
2019-01-01
Abstract
Nella provincia di Foggia vi sono molte contraddizioni. Due tra le più evidenti sono il sovraffollamento degli slum, abitati da soli immigrati, di Borgo Mezzanone (tra Manfredonia e Foggia) e di Rignano Garganico (tra Foggia e San Severo) e lo spopolamento del Subappennino Dauno. Fenomeni che sono considerati separatamente. Il primo, come nemergena di ordine pubblico, igienico-sanitaria, umanitaria ecc. Lalro, come un problema dovuto a neconomia debole che ha favorito lemigraione. È effettivamente così? Oppure esiste un modo per immaginarli unitariamente? Per affrontarli come fenomeni strettamente connessi? Trasferire un certo numero di immigrati per diminuire la densità abitativa do maggiore e aumentarla do minore non può essere considerata una soluzione. È solo un primo passo, necessario ma non sufficiente. Occorre legarsi alle specificità del Subappennino come la bellezza dei centri storici molti dei quali quasi disabitati, la fragilità geomorfologica del territorio e la qualità dei paesaggi agrari. «Mettere in condizione le autorità locali, attraverso strumenti regolatori e finanziari a coordinarsi e lavorare con la società civile, le comunità, le popolazioni indigene e i migranti, nelle attività di gestione del rischio di disastri a livello locale» (Sendai Framework) significa agire per rendere interdipendenti le due situazioni problematiche in modo tale da trasformare linoenibili degli slum in capacità di resilienza per il SubappenninoFile | Dimensione | Formato | |
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