A lungo considerate dagli studiosi una sorta di oggetto misterioso difficile da trattare e da inserire all'interno di coordinate storiografiche definite, i due testi raccolti nella presente edizione - De umbris idearum e Cantus Circaeus - si sono successivamente imposti - soprattutto dopo gli importanti studi di P. Rossi e F. A. yates - quali momenti essenziali nell'evoluzione del pensiero di Bruno. In questa edizione - la prima dopo quella avviata a fine Ottocento da Francesco Fiorentino - il commento storico critico , così come l'introduzione, aspirano a mostrare come l'originaria vocazione operativa dell'ars memoriae si risolva in Bruno - nel vivo di un dibattito con intellettuali parigini di formazione aristotelica - in una attenta riflessione sui fondamenti della consocenza umana e sulla posizione dell'uomo nel mondo. Dissolvendo i presupposti umanistici della "dignitas hominis" Bruno segnala così, da un lato, il limite che circoscrive l'esperienza dell'uomo, chiuso nel circolo dell'effimero; individua però, dall'altro,attraverso un originale recuoero di temi patristici, le forme di una esperienza di sè che può proiettare l'uomo, per quanto possibile, nell'orizzonte del "primo vero e bene".
Opere mnemotecniche
TIRINNANZI, NICOLETTA
2004-01-01
Abstract
A lungo considerate dagli studiosi una sorta di oggetto misterioso difficile da trattare e da inserire all'interno di coordinate storiografiche definite, i due testi raccolti nella presente edizione - De umbris idearum e Cantus Circaeus - si sono successivamente imposti - soprattutto dopo gli importanti studi di P. Rossi e F. A. yates - quali momenti essenziali nell'evoluzione del pensiero di Bruno. In questa edizione - la prima dopo quella avviata a fine Ottocento da Francesco Fiorentino - il commento storico critico , così come l'introduzione, aspirano a mostrare come l'originaria vocazione operativa dell'ars memoriae si risolva in Bruno - nel vivo di un dibattito con intellettuali parigini di formazione aristotelica - in una attenta riflessione sui fondamenti della consocenza umana e sulla posizione dell'uomo nel mondo. Dissolvendo i presupposti umanistici della "dignitas hominis" Bruno segnala così, da un lato, il limite che circoscrive l'esperienza dell'uomo, chiuso nel circolo dell'effimero; individua però, dall'altro,attraverso un originale recuoero di temi patristici, le forme di una esperienza di sè che può proiettare l'uomo, per quanto possibile, nell'orizzonte del "primo vero e bene".I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.