Il re normanno Ruggero II tra 1131 e 1154 fece costruire la cattedrale di Cefalù destinandola anche a proprio mausoleo: lo studio delle pitture superstiti del soffitto della cattedrale, dipinte su tavole, ha dato anche un contributo per la datazione della chiesa, essendo parte integrante per la comprensione della committenza del monumento ruggeriano, e della particolare cultura figurativa unica e irripetibile che si venne a creare nel corso del regno. In questo volume per la prima volta vengono pubblicate integralmente e a colori le pitture del soffitto, confrontabili in parte con quelle della Cappella Palatina di Palermo, ma sviluppate in lunghezza come cornice del complesso intaglio a stelle. Dopo l’analisi di questioni critiche relative al monumento, al momento storico, al contesto storico-artistico mediterraneo, alla tecnica, al filtro stilistico manifestato nel ciclo dipinto, nei capitoli centrali e nell’atlante finale la complessa fantasia degli artisti del XII secolo trova una spiegazione e una visibilità. Le componenti iconografiche dei singoli motivi si intrecciano all’individuazione delle diverse mani, che pur appartenendo alla stessa bottega reale ed intervenendo insieme mostrano peculiari differenze e spiccate scelte creative. Il libro ha vinto la IV edizione del Premio Amilcare Pizzi ed è stato pubblicato dalla Silvana Editoriale- Amilcare Pizzi nella collana Biblioteca d’Arte.
Il cielo stellato di Ruggero II
AURIGEMMA, Maria Giulia
2004-01-01
Abstract
Il re normanno Ruggero II tra 1131 e 1154 fece costruire la cattedrale di Cefalù destinandola anche a proprio mausoleo: lo studio delle pitture superstiti del soffitto della cattedrale, dipinte su tavole, ha dato anche un contributo per la datazione della chiesa, essendo parte integrante per la comprensione della committenza del monumento ruggeriano, e della particolare cultura figurativa unica e irripetibile che si venne a creare nel corso del regno. In questo volume per la prima volta vengono pubblicate integralmente e a colori le pitture del soffitto, confrontabili in parte con quelle della Cappella Palatina di Palermo, ma sviluppate in lunghezza come cornice del complesso intaglio a stelle. Dopo l’analisi di questioni critiche relative al monumento, al momento storico, al contesto storico-artistico mediterraneo, alla tecnica, al filtro stilistico manifestato nel ciclo dipinto, nei capitoli centrali e nell’atlante finale la complessa fantasia degli artisti del XII secolo trova una spiegazione e una visibilità. Le componenti iconografiche dei singoli motivi si intrecciano all’individuazione delle diverse mani, che pur appartenendo alla stessa bottega reale ed intervenendo insieme mostrano peculiari differenze e spiccate scelte creative. Il libro ha vinto la IV edizione del Premio Amilcare Pizzi ed è stato pubblicato dalla Silvana Editoriale- Amilcare Pizzi nella collana Biblioteca d’Arte.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.