Le "Lezioni di filosofia della religione" di Hegel come momento di disputa filosofico-teologica e confronto politico-ecclesiale

Ciò che indusse Hegel a tenere il suo primo corso di filosofia della religione nel semestre estivo 1821 (e, cioè, a quasi tre anni dal suo arrivo a Berlino) fu soprattutto il fatto che Schleiermacher (suo collega alla Facoltà di Teologia) aveva annunciato, all’inizio di quell’anno, l’imminente uscita della sua dogmatica (o “dottrina della fede”) – cosa che avvenne difatti (almeno limitatamente al primo volume) alla fine di giugno del 1821, allorché il corso di Hegel (che si svolse tra il 30 aprile e il 25 agosto) era già iniziato. Con questo lavoro, intitolato programmaticamente <La fede cristiana secondo i principi della chiesa evangelica>, il teologo di Breslavia intendeva infatti influenzare il dibattito allora in corso circa l’indirizzo teologico-dogmatico da dare alla Chiesa Evangelica dell’Unione Prussiana (formata da luterani e riformati) appena costituita. E’ quindi per porre in qualche modo un argine alla crescente influenza che questo teologo riformato stava acquisendo non solo tra gli studenti e in ambito universitario, ma soprattutto all’interno delle chiese protestanti del Regno di Prussia, che il luterano Hegel decise di prendere pubblicamente posizione (con le sue lezioni) sul problema della religione.