L'epistemologia delle scienze storico-sociali viene da Karl R. Popper costituita attraverso la rielaborazione sistematica delle principali categorie metodologiche tratte dalla sua riflessione sulle scienze naturali, applicate, adattate ed estese all'indagine del mondo umano. Vengono così argomentati i problemi relativi alla generalizzazione e alla sperimentazione, alla spiegazione e alla previsione, alla causalità e alla quantificazione, occupandosi di leggi condizionali dello sviluppo sociale, di tecnologia sociale analitica, della logica della situazione sociale. L'assunto di fondo è che il metodo ipotetico-deduttivo, nomologico-condizionale, esplicativo-previsionale proprio dell'indagine fisica, nella versione da lui proposta è in grado di fornire i requisiti di scientificità anche nell' ambito del sapere sociale. Egli propone quindi un metodo unico, selettivo di uniformità di campo, autocorrettivo attraverso la falsificazione, capace di sottrarre la stessa ricerca sociale alla crisi fondativa secondo un atteggiamento che sembra condividere col positivismo e il neopositivismo, dai quali tuttavia si differenzia per parziali assunzioni di impostazione storicista, giungendo a qualificare una epistemologia delle scienze sociali valida sia per le generalizzazioni esplicative delle regolarità sociali, sia per la individuazione comprendente della conoscenza storica, in modo da proporre un modello di spiegazione general-individuante e tipico-unico dell'azione sociale.
Karl.R. Popper e l'epistemologia delle scienze storico-sociali
SCIARRA, Concezio
2006-01-01
Abstract
L'epistemologia delle scienze storico-sociali viene da Karl R. Popper costituita attraverso la rielaborazione sistematica delle principali categorie metodologiche tratte dalla sua riflessione sulle scienze naturali, applicate, adattate ed estese all'indagine del mondo umano. Vengono così argomentati i problemi relativi alla generalizzazione e alla sperimentazione, alla spiegazione e alla previsione, alla causalità e alla quantificazione, occupandosi di leggi condizionali dello sviluppo sociale, di tecnologia sociale analitica, della logica della situazione sociale. L'assunto di fondo è che il metodo ipotetico-deduttivo, nomologico-condizionale, esplicativo-previsionale proprio dell'indagine fisica, nella versione da lui proposta è in grado di fornire i requisiti di scientificità anche nell' ambito del sapere sociale. Egli propone quindi un metodo unico, selettivo di uniformità di campo, autocorrettivo attraverso la falsificazione, capace di sottrarre la stessa ricerca sociale alla crisi fondativa secondo un atteggiamento che sembra condividere col positivismo e il neopositivismo, dai quali tuttavia si differenzia per parziali assunzioni di impostazione storicista, giungendo a qualificare una epistemologia delle scienze sociali valida sia per le generalizzazioni esplicative delle regolarità sociali, sia per la individuazione comprendente della conoscenza storica, in modo da proporre un modello di spiegazione general-individuante e tipico-unico dell'azione sociale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.