Nell'ambito di una cospicua raccolta di documenti storici, testimonianze, letture critiche nata dalla collaborazione tra l'Amministrazione Comunale di Scerni (CH) e l'Archivio di Stato di Chieti, il contributo nel ripercorrere le vicissitudini di due edifici di particolare interesse storico accomunati dal fatto di essere stati entrambi protagonisti della vita cittadina di Sceni, intende sottolineare il valore della stratificazione del vissuto nel documento storico. L'occasione è fornita dall'ultimo evento che vede due edifici, il palazzo d'Avalos e il palazzo Raimondi, ancora accomunati da uno stesso destino, quello di essere oggi contemporaneamente oggetto di recupero e di essere entrambi destinati ad usi diversi da quelli originari. Fondamentalmente si vuol dimostrare, attraverso la descrizione dell'approccio metodologico e delle strategie adottati nei rispettivi progetti di recupero dei quali il candidato è autore, che quel che è di loro oggi, è espressione di una vitalità che non si deve interrompere. Quel che recide il filo che li lega al fluire della storia è decidere in un determinato momento che debbano appartenere, congelandoli, definitivamente al passato.
Antichi ruoli per nuovi usi. Note metodologiche e strategie per progetti compatibili
FALASCA, Carmine
1999-01-01
Abstract
Nell'ambito di una cospicua raccolta di documenti storici, testimonianze, letture critiche nata dalla collaborazione tra l'Amministrazione Comunale di Scerni (CH) e l'Archivio di Stato di Chieti, il contributo nel ripercorrere le vicissitudini di due edifici di particolare interesse storico accomunati dal fatto di essere stati entrambi protagonisti della vita cittadina di Sceni, intende sottolineare il valore della stratificazione del vissuto nel documento storico. L'occasione è fornita dall'ultimo evento che vede due edifici, il palazzo d'Avalos e il palazzo Raimondi, ancora accomunati da uno stesso destino, quello di essere oggi contemporaneamente oggetto di recupero e di essere entrambi destinati ad usi diversi da quelli originari. Fondamentalmente si vuol dimostrare, attraverso la descrizione dell'approccio metodologico e delle strategie adottati nei rispettivi progetti di recupero dei quali il candidato è autore, che quel che è di loro oggi, è espressione di una vitalità che non si deve interrompere. Quel che recide il filo che li lega al fluire della storia è decidere in un determinato momento che debbano appartenere, congelandoli, definitivamente al passato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.