La Provincia di Teramo ha individuato nel patrimonio insediativo abbandonato e semiabbandonato delle aree montane, a 40 km della costa adriatica, il punto di forza di un progetto-quadro di sistema, di medio e lungo periodo, che ha come obiettivo la riantropizzazione, integrata alla valorizzazione, di un territorio di area vasta che si estende per una lunghezza di circa 30 km alle falde del Gran Sasso e dei Monti della Laga. Si intende affermare una visione di futuro condivisa e concertata tra le parti che fa leva sulle potenzialità inespresse delle risorse autoctone nella filiera dello sviluppo economico di settori trainanti per la realtà locale, come il turismo, le nuove frontiere delle attività ambientali, l'artigianato locale, la commercializzazione di prodotti tipici. Queste risorse sono rappresentate in quantità e qualità straordinariamente vaste nel territorio teramano con capacità di contributo a dare vita a nuovi targets di qualità utili alla comunità locale, alla regione, al sistema Paese. Lo studio di fattibilità del progetto, nelle sue diverse articolazioni in quanto alla sostenibilità tecnico-territoriale, economico-finanziaria e amministrativa, istituzionale-gestionale è l'atto fondativo di un percorso lungo e proficuo che segna il passaggio da un processo storicamente "spontaneo" a un processo "sistemicamente programmabile".
Il recupero dei borghi montani teramani come azione strategica per lo sviluppo sostenibile del sistema economico locale
FALASCA, Carmine
2008-01-01
Abstract
La Provincia di Teramo ha individuato nel patrimonio insediativo abbandonato e semiabbandonato delle aree montane, a 40 km della costa adriatica, il punto di forza di un progetto-quadro di sistema, di medio e lungo periodo, che ha come obiettivo la riantropizzazione, integrata alla valorizzazione, di un territorio di area vasta che si estende per una lunghezza di circa 30 km alle falde del Gran Sasso e dei Monti della Laga. Si intende affermare una visione di futuro condivisa e concertata tra le parti che fa leva sulle potenzialità inespresse delle risorse autoctone nella filiera dello sviluppo economico di settori trainanti per la realtà locale, come il turismo, le nuove frontiere delle attività ambientali, l'artigianato locale, la commercializzazione di prodotti tipici. Queste risorse sono rappresentate in quantità e qualità straordinariamente vaste nel territorio teramano con capacità di contributo a dare vita a nuovi targets di qualità utili alla comunità locale, alla regione, al sistema Paese. Lo studio di fattibilità del progetto, nelle sue diverse articolazioni in quanto alla sostenibilità tecnico-territoriale, economico-finanziaria e amministrativa, istituzionale-gestionale è l'atto fondativo di un percorso lungo e proficuo che segna il passaggio da un processo storicamente "spontaneo" a un processo "sistemicamente programmabile".I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.