Il capitolo all’interno del volume considera il periodo compreso tra il XVIII e il XIX secolo e ne indaga le specifiche tematiche, da cui sono derivate le utopiche proposte di rinnovamento urbano. La disamina effettuata dal punto di vista della rappresentazione esamina le proposte “disegnate” intendendo il termine in un’ampia accezione; si tratta, infatti, di progetti ipotetici, a volte espressi solo con narrazioni o con semplici schemi descrittivi, solo in alcuni casi comunicati graficamente con vedute ideali ed episodicamente sperimentati. Sono stati quindi individuati e analizzati in appositi paragrafi i tre aspetti preponderanti della ricerca, quello della città rappresentata, narrata e sperimentata, distinti per ragioni analitiche di studio, ma che in realtà si intersecano e convivono tra loro, pur assumendo specifiche connotazioni. Nella prima sezione convergono dunque le immagini autografe prodotte dagli stessi ideatori come la città di Chaux progettata, in parte realizzata e poi idealizzata nelle rappresentazioni di Claude-Nicolas Ledoux; segue la città narrata in cui si inseriscono le satiriche visioni di Jonhatan Swift e l’opera di William Morris che immagina una Londra alternativa; infine il paragrafo relativo alla città sperimentata accoglie le proposte dei modelli di convivenza sociale, più o meno teorici come quelli per il Falansterio di Fourier e il Familisterio di Godin, che si concludono con le concrete applicazioni come la Garden City di Howard. All’ampia ricerca iconografica che supporta il tema di studio, si accompagnano nuove rappresentazioni analitiche formulate attraverso modelli digitali tridimensionali che permettono di visualizzare ed esplorare le città utopiche entrando nelle sue architetture, a volte solo ipotizzate, descritte o semplicemente schematizzate.
Città modello e società modello:l'utopia premoderna
PALESTINI, Caterina
2005-01-01
Abstract
Il capitolo all’interno del volume considera il periodo compreso tra il XVIII e il XIX secolo e ne indaga le specifiche tematiche, da cui sono derivate le utopiche proposte di rinnovamento urbano. La disamina effettuata dal punto di vista della rappresentazione esamina le proposte “disegnate” intendendo il termine in un’ampia accezione; si tratta, infatti, di progetti ipotetici, a volte espressi solo con narrazioni o con semplici schemi descrittivi, solo in alcuni casi comunicati graficamente con vedute ideali ed episodicamente sperimentati. Sono stati quindi individuati e analizzati in appositi paragrafi i tre aspetti preponderanti della ricerca, quello della città rappresentata, narrata e sperimentata, distinti per ragioni analitiche di studio, ma che in realtà si intersecano e convivono tra loro, pur assumendo specifiche connotazioni. Nella prima sezione convergono dunque le immagini autografe prodotte dagli stessi ideatori come la città di Chaux progettata, in parte realizzata e poi idealizzata nelle rappresentazioni di Claude-Nicolas Ledoux; segue la città narrata in cui si inseriscono le satiriche visioni di Jonhatan Swift e l’opera di William Morris che immagina una Londra alternativa; infine il paragrafo relativo alla città sperimentata accoglie le proposte dei modelli di convivenza sociale, più o meno teorici come quelli per il Falansterio di Fourier e il Familisterio di Godin, che si concludono con le concrete applicazioni come la Garden City di Howard. All’ampia ricerca iconografica che supporta il tema di studio, si accompagnano nuove rappresentazioni analitiche formulate attraverso modelli digitali tridimensionali che permettono di visualizzare ed esplorare le città utopiche entrando nelle sue architetture, a volte solo ipotizzate, descritte o semplicemente schematizzate.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.