Nell’idea di superluogo la poetica dell’effimero svolge un ruolo conformativo determinante, declinando in più modi l’energia potenziale in esso contenuta. Tra queste dimensioni creative, vorrei ricordare solo quella particolare forma di superluogo che s’invera attraverso i grandi eventi multimediali live generati dalla cultura rock; attrattori mediatici coinvolgenti, che sollecitano e liberano i nostri sensi attraverso un linguaggio universale. Tra musica, arte e architettura, dentro le regole della "produzione industriale" e attraverso il potere dei media, questi superluoghi sono fra i più popolari spazi di intrattenimento di massa dei nostri tempi, momenti che si ripetono come riti arcaici che uniscono comunità e rinnovano il valore della leggenda. Questi superluoghi, in quanto Happening Pop contemporanei, si attuano in varie location: dalla città storica – esaltando le naturali doti scenografiche degli spazi, che diventano set – alle sue periferie. Sono progettualità che propongono e sperimentano un potente "effetto morphing", capace di svelare inaspettate e improvvise ri-configurazioni ambientali che ampliano il tradizionale rapporto tra luogo ed evento, tra la dimensione permanente dello spazio urbano e la sua risemantizzazione in senso effimero. In questo scenario l'idea dell'architettura come un organismo capace di modificare lo spazio è contaminata dal tempo. È il tempo dell'evento, nella sua inesorabile scansione, che sembra mettere in discussione l'antica regola della "durabilità" – illusione di "permanenza" che è propria dell'idea stessa di architettura nella tradizione storica –, incrinando la solidità della firmitas classica. È un progetto che ricerca anche un universale bisogno di ludicità in cui, come nelle poetiche immagini degli Archigram, Archizoom o di Superstudio, l'Homo ludens vive liberamente trasformando l'uso dello spazio e del tempo. Sensazioni fuggevoli che si tramandano attraverso il ricordo, rappresentazioni che modificano, nello spazio-tempo dell'azione, brani di città, luoghi presenti o, viceversa, estranei al nostro paesaggio quotidiano, che diventano, così, superluoghi per una notte.

Superluoghi per una notte

UNALI, Maurizio
2007-01-01

Abstract

Nell’idea di superluogo la poetica dell’effimero svolge un ruolo conformativo determinante, declinando in più modi l’energia potenziale in esso contenuta. Tra queste dimensioni creative, vorrei ricordare solo quella particolare forma di superluogo che s’invera attraverso i grandi eventi multimediali live generati dalla cultura rock; attrattori mediatici coinvolgenti, che sollecitano e liberano i nostri sensi attraverso un linguaggio universale. Tra musica, arte e architettura, dentro le regole della "produzione industriale" e attraverso il potere dei media, questi superluoghi sono fra i più popolari spazi di intrattenimento di massa dei nostri tempi, momenti che si ripetono come riti arcaici che uniscono comunità e rinnovano il valore della leggenda. Questi superluoghi, in quanto Happening Pop contemporanei, si attuano in varie location: dalla città storica – esaltando le naturali doti scenografiche degli spazi, che diventano set – alle sue periferie. Sono progettualità che propongono e sperimentano un potente "effetto morphing", capace di svelare inaspettate e improvvise ri-configurazioni ambientali che ampliano il tradizionale rapporto tra luogo ed evento, tra la dimensione permanente dello spazio urbano e la sua risemantizzazione in senso effimero. In questo scenario l'idea dell'architettura come un organismo capace di modificare lo spazio è contaminata dal tempo. È il tempo dell'evento, nella sua inesorabile scansione, che sembra mettere in discussione l'antica regola della "durabilità" – illusione di "permanenza" che è propria dell'idea stessa di architettura nella tradizione storica –, incrinando la solidità della firmitas classica. È un progetto che ricerca anche un universale bisogno di ludicità in cui, come nelle poetiche immagini degli Archigram, Archizoom o di Superstudio, l'Homo ludens vive liberamente trasformando l'uso dello spazio e del tempo. Sensazioni fuggevoli che si tramandano attraverso il ricordo, rappresentazioni che modificano, nello spazio-tempo dell'azione, brani di città, luoghi presenti o, viceversa, estranei al nostro paesaggio quotidiano, che diventano, così, superluoghi per una notte.
2007
9788862080088
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Descrizione: Trascrizione del saggio di M. Unali pubblicato nel libro.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11564/106520
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