Il saggio affronta il tema del rapporto fra ‘modellazione virtuale’ e restauro. Appare indubbio come l’informatica, particolarmente nelle sue applicazioni di rilievo digitale finalizzato alla percezione dell’architettura storica, costituisce l’ambito culturale nel quale si coglie maggiormente la dualità materiale/immateriale, reale/irreale. Le più moderne tecnologie virtuali realizzano la possibilità di utilizzare in ogni campo dell’agire umano le attitudini mimetiche e il potere creativo della realtà virtuale; in particolare, nell’ambito del restauro il computer non si pone in un ruolo conflittuale rispetto all’intervento condotto sulla materia del documento ma costituisce piuttosto un efficace strumento per l’indagine e lo studio sulle proprietà e sui comportamenti dei materiali, l’analisi ed il controllo progettuale, in parallelo (o meglio, a supporto) del restauro stesso. Il ‘restauro virtuale’ dell’immagine si propone come ideale strumento d’integrazione dei comuni mezzi cognitivi: esso consente infatti l’ottimizzazione della leggibilità dei dati informativi testuali, senza intervenire sulla ‘materia dell’opera’, risultando pertanto, sempre e comunque, un intervento reversibile. La c. d. modellazione virtuale può pertanto essere assunta come una tecnica parallela al restauro tradizionale, un intervento integrativo, un valido aiuto per la lettura testuale e la ricerca storica e filologica; altresì costituisce uno strumento di perfezionamento ed approfondimento del progetto che può consentire, parafrasando Riegel, di svolgere l’esercizio progettuale prima di tutto con “pensiero e immagini”.
Reale e virtuale. Osservazioni su un complesso rapporto e sue implicazioni nel restauro
D'AVINO, STEFANO
2007-01-01
Abstract
Il saggio affronta il tema del rapporto fra ‘modellazione virtuale’ e restauro. Appare indubbio come l’informatica, particolarmente nelle sue applicazioni di rilievo digitale finalizzato alla percezione dell’architettura storica, costituisce l’ambito culturale nel quale si coglie maggiormente la dualità materiale/immateriale, reale/irreale. Le più moderne tecnologie virtuali realizzano la possibilità di utilizzare in ogni campo dell’agire umano le attitudini mimetiche e il potere creativo della realtà virtuale; in particolare, nell’ambito del restauro il computer non si pone in un ruolo conflittuale rispetto all’intervento condotto sulla materia del documento ma costituisce piuttosto un efficace strumento per l’indagine e lo studio sulle proprietà e sui comportamenti dei materiali, l’analisi ed il controllo progettuale, in parallelo (o meglio, a supporto) del restauro stesso. Il ‘restauro virtuale’ dell’immagine si propone come ideale strumento d’integrazione dei comuni mezzi cognitivi: esso consente infatti l’ottimizzazione della leggibilità dei dati informativi testuali, senza intervenire sulla ‘materia dell’opera’, risultando pertanto, sempre e comunque, un intervento reversibile. La c. d. modellazione virtuale può pertanto essere assunta come una tecnica parallela al restauro tradizionale, un intervento integrativo, un valido aiuto per la lettura testuale e la ricerca storica e filologica; altresì costituisce uno strumento di perfezionamento ed approfondimento del progetto che può consentire, parafrasando Riegel, di svolgere l’esercizio progettuale prima di tutto con “pensiero e immagini”.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.