Si tratta della prima pubblicazione di una veduta del Cairo “diligeter descripta et per locorum distantias commensurata” del 1556 disegnata dal viaggiatore ligure Pellegrino Brocardi, che lì ha sostato durante il suo pellegrinaggio in Terrasanta. Il disegno a penna su carta, molto grande (cm. 137x63), acquarellato, conservato nell’Archivio di Stato di Torino non ha incontrato fino ad oggi molta fortuna, se è vero che non risulta noto agli studiosi del Cairo, né è stato utilizzato come base per la incisione e la stampa nelle varie cosmografie e raccolte di vedute di città che, dalla fine del ‘400, iniziano a diffondere presso un pubblico sempre più vasto l’immagine del mondo abitato dall’uomo. Esso si colloca cronologicamente subito dopo un’altra fonte molto importante per la conoscenza della topografia del Cairo nel XVI° secolo: La vera descriptione dela gran Cita del Cairo disegnata da Domenico delle Greche nel 1548 e stampata nel 1549 a Venezia da Matteo Pagani….. le due vedute, per la loro diversità, risultano complementari nel definire questo particolare momento della storia del Cairo: una situazione in cui la struttura urbana e monumentale della città è pressoché portata a compimento e rimarrà fondamentalmente immutata fino a quella straordinaria radiografia dell’Egitto “antico” e “moderno” costituita appunto dai diciannove volumi della Description napoleonica. I due disegni inoltre testimoniano di un momento particolarmente felice ed evoluto dell’approccio europeo alle città del mondo islamico attorno al mediterraneo; esso è caratterizzato non più e non solo da descrizioni scritte, ma da immagini sempre più precise e realistiche che evidenziano una conoscenza non di maniera, superficiale o letteraria delle forme degli edifici e degli impianti urbani. Conoscenza importante alle soglie delle grandi trasformazioni delle città dell’Europa barocca: essa mette a fuoco, infatti, non solo le distanze e le differenze tra due civiltà urbane, ma anche le relative similitudini e i problemi comuni da risolvere.

Nova et exacta Cayri Aegyptiorum Chorographia, f. 10

MICARA, Ludovico
2008-01-01

Abstract

Si tratta della prima pubblicazione di una veduta del Cairo “diligeter descripta et per locorum distantias commensurata” del 1556 disegnata dal viaggiatore ligure Pellegrino Brocardi, che lì ha sostato durante il suo pellegrinaggio in Terrasanta. Il disegno a penna su carta, molto grande (cm. 137x63), acquarellato, conservato nell’Archivio di Stato di Torino non ha incontrato fino ad oggi molta fortuna, se è vero che non risulta noto agli studiosi del Cairo, né è stato utilizzato come base per la incisione e la stampa nelle varie cosmografie e raccolte di vedute di città che, dalla fine del ‘400, iniziano a diffondere presso un pubblico sempre più vasto l’immagine del mondo abitato dall’uomo. Esso si colloca cronologicamente subito dopo un’altra fonte molto importante per la conoscenza della topografia del Cairo nel XVI° secolo: La vera descriptione dela gran Cita del Cairo disegnata da Domenico delle Greche nel 1548 e stampata nel 1549 a Venezia da Matteo Pagani….. le due vedute, per la loro diversità, risultano complementari nel definire questo particolare momento della storia del Cairo: una situazione in cui la struttura urbana e monumentale della città è pressoché portata a compimento e rimarrà fondamentalmente immutata fino a quella straordinaria radiografia dell’Egitto “antico” e “moderno” costituita appunto dai diciannove volumi della Description napoleonica. I due disegni inoltre testimoniano di un momento particolarmente felice ed evoluto dell’approccio europeo alle città del mondo islamico attorno al mediterraneo; esso è caratterizzato non più e non solo da descrizioni scritte, ma da immagini sempre più precise e realistiche che evidenziano una conoscenza non di maniera, superficiale o letteraria delle forme degli edifici e degli impianti urbani. Conoscenza importante alle soglie delle grandi trasformazioni delle città dell’Europa barocca: essa mette a fuoco, infatti, non solo le distanze e le differenze tra due civiltà urbane, ma anche le relative similitudini e i problemi comuni da risolvere.
2008
9788871252766
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11564/131664
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