Nel contesto del nazionalismo balcanico, accanto alla dimensione culturale herderiana, assume un ruolo decisivo l’elemento confessionale. La Bosnia-Erzegovina rappresenta uno scenario particolare in cui entrambe queste prospettive si sono dispiegate nel lungo periodo. In un momento di formazione della coscienza nazionale, il passaggio della Bosnia e dell’Erzegovina all’amministrazione austriaca nel 1878 segnò un momento si svolta per la storia religiosa e politica di tali territori. Il saggio presenta il punto di vista della Chiesa cattolica in questo delicato frangente a partire da uno spoglio della documentazione presente nell’Archivio della Sacra Congregazione De Propaganda Fide. Da documenti emerge come la situazione dei cattolici nella regione fosse tutt’altro che serena, non solo a causa del dominio ottomano, ma anche per i problemi interni alla Chiesa stessa, generati dalla preponderanza dei religiosi francescani e dal loro spirito di indipendenza dall’autorità ecclesiastica. Il contributo cerca di analizzare la situazione interna della Chiesa, ripercorrendo l’iter che portò al ristabilimento della gerarchia ecclesiastica regolare, nel contesto dei rapporti con le altre confessioni cristiane e con l’islam, tenendo conto dello scenario internazionale dei Balcani tra fine Ottocento e inizio Novecento. In the context of Balkan nationalism, with the Herderian cultural dimension, the confessional issue plays a decisive role. Bosnia-Herzegovina is a scenario where both of these perspectives are deployed in the long run. At a time of formation of national consciousness, the passage of Bosnia and Herzegovina to Austrian administration in 1878 marked a turning point for religious and political history of these territories. The paper presents the views of the Catholic Church in this delicate juncture based on the study of the documents in the Archives of the Sacra Congregatio de Propaganda Fide. Archival sources show how the situation of the Catholics in the region was far from serene, not only because of Ottoman rule, but also due to problems within the Church itself, generated by the preponderance of the Franciscans and their spirit of independence from the ecclestiastical authority. This contribution tries to analyze the internal situation of the Catholic Church, retracing the path that led to the restoration of the regular Church hierarchy, in the context of the relations with other Christian denominations and Islam, taking into account the international situation in the Balkans from the late nineteenth and early twentieth century.
Il confronto religioso in Bosnia nel passaggio all'amministrazione austriaca
PIZZO, Paola
2008-01-01
Abstract
Nel contesto del nazionalismo balcanico, accanto alla dimensione culturale herderiana, assume un ruolo decisivo l’elemento confessionale. La Bosnia-Erzegovina rappresenta uno scenario particolare in cui entrambe queste prospettive si sono dispiegate nel lungo periodo. In un momento di formazione della coscienza nazionale, il passaggio della Bosnia e dell’Erzegovina all’amministrazione austriaca nel 1878 segnò un momento si svolta per la storia religiosa e politica di tali territori. Il saggio presenta il punto di vista della Chiesa cattolica in questo delicato frangente a partire da uno spoglio della documentazione presente nell’Archivio della Sacra Congregazione De Propaganda Fide. Da documenti emerge come la situazione dei cattolici nella regione fosse tutt’altro che serena, non solo a causa del dominio ottomano, ma anche per i problemi interni alla Chiesa stessa, generati dalla preponderanza dei religiosi francescani e dal loro spirito di indipendenza dall’autorità ecclesiastica. Il contributo cerca di analizzare la situazione interna della Chiesa, ripercorrendo l’iter che portò al ristabilimento della gerarchia ecclesiastica regolare, nel contesto dei rapporti con le altre confessioni cristiane e con l’islam, tenendo conto dello scenario internazionale dei Balcani tra fine Ottocento e inizio Novecento. In the context of Balkan nationalism, with the Herderian cultural dimension, the confessional issue plays a decisive role. Bosnia-Herzegovina is a scenario where both of these perspectives are deployed in the long run. At a time of formation of national consciousness, the passage of Bosnia and Herzegovina to Austrian administration in 1878 marked a turning point for religious and political history of these territories. The paper presents the views of the Catholic Church in this delicate juncture based on the study of the documents in the Archives of the Sacra Congregatio de Propaganda Fide. Archival sources show how the situation of the Catholics in the region was far from serene, not only because of Ottoman rule, but also due to problems within the Church itself, generated by the preponderance of the Franciscans and their spirit of independence from the ecclestiastical authority. This contribution tries to analyze the internal situation of the Catholic Church, retracing the path that led to the restoration of the regular Church hierarchy, in the context of the relations with other Christian denominations and Islam, taking into account the international situation in the Balkans from the late nineteenth and early twentieth century.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Il confronto religioso in Bosnia.pdf
accesso aperto
Tipologia:
Documento in Post-print
Dimensione
3.65 MB
Formato
Adobe PDF
|
3.65 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.