Il contributo, al fine di definire il campo tematico della ricerca sul sistema esigenziale dell’abitare temporaneo (v. in precedente capitolo di volume), si propone di operare una prima articolazione sistematica del quadro esigenziale dell’abitare in emergenza assunto come riferimento. Sono individuate tre categorie fondamentali di esigenze: primarie, di tipo fisico-comportamentale, secondarie, di tipo psico-comportamentale, terziarie, di tipo socio-comportamentale. Considerato che le esigenze primarie son quelle attinenti la sfera fisiologica generalizzabili per tutte le classi di utenza, viene assunto come campo specifico d’indagine il sottoambito delle esigenze secondarie non soddisfatte dal container di base in quanto maggiormente caratterizzato dal progressivo accrescersi delle variabili nel tempo. La variabilità risulta essere funzione di tre fattori prevalenti: la durata del tempo di permanenza in container, le caratteristiche altimetrico-climatiche del contesto fisico, le caratteristiche socio-economico-comportamentali dell’utenza. Alla luce di questi tre fattori di differenziazione al fine di pervenire alla definizione del campo di variabilità delle esigenze è stata verificata, attraverso il rilevamento diretto, la capacità prestazionale dei container in esercizio all’interno e all’esterno (aree di pertinenza) dell’alloggio rispetto a due requisiti essenziali: di fruibilità e di comfort ambientale con specifico riferimento quest’ultimo, alla componente psico-sensoriale della percezione. Gli esiti di tale indagine mettono in evidenza le principali carenze cui dovrà far fronte la ricerca di nuovi concetti di prodotto integrativi che andranno a costituire un vero e proprio “kit di adeguamento” dell’unità edilizia di base. Il contributo si conclude con la messa in luce dei principali fattori emersi dall’indagine a sostegno dell’idea di adeguamento: socio-comportamentali, economici, ambientali.
L'articolazione del quadro esigenziale dell'habitat temporaneo.
FALASCA, Carmine
2003-01-01
Abstract
Il contributo, al fine di definire il campo tematico della ricerca sul sistema esigenziale dell’abitare temporaneo (v. in precedente capitolo di volume), si propone di operare una prima articolazione sistematica del quadro esigenziale dell’abitare in emergenza assunto come riferimento. Sono individuate tre categorie fondamentali di esigenze: primarie, di tipo fisico-comportamentale, secondarie, di tipo psico-comportamentale, terziarie, di tipo socio-comportamentale. Considerato che le esigenze primarie son quelle attinenti la sfera fisiologica generalizzabili per tutte le classi di utenza, viene assunto come campo specifico d’indagine il sottoambito delle esigenze secondarie non soddisfatte dal container di base in quanto maggiormente caratterizzato dal progressivo accrescersi delle variabili nel tempo. La variabilità risulta essere funzione di tre fattori prevalenti: la durata del tempo di permanenza in container, le caratteristiche altimetrico-climatiche del contesto fisico, le caratteristiche socio-economico-comportamentali dell’utenza. Alla luce di questi tre fattori di differenziazione al fine di pervenire alla definizione del campo di variabilità delle esigenze è stata verificata, attraverso il rilevamento diretto, la capacità prestazionale dei container in esercizio all’interno e all’esterno (aree di pertinenza) dell’alloggio rispetto a due requisiti essenziali: di fruibilità e di comfort ambientale con specifico riferimento quest’ultimo, alla componente psico-sensoriale della percezione. Gli esiti di tale indagine mettono in evidenza le principali carenze cui dovrà far fronte la ricerca di nuovi concetti di prodotto integrativi che andranno a costituire un vero e proprio “kit di adeguamento” dell’unità edilizia di base. Il contributo si conclude con la messa in luce dei principali fattori emersi dall’indagine a sostegno dell’idea di adeguamento: socio-comportamentali, economici, ambientali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.