La letteratura della Libia è ancora poco nota in Europa, e anche nel resto dei paesi arabi. Eppure sono numerosi gli scrittori e i poeti libici che potrebbero competere con i grandi nomi della letteratura araba in generale. Questo libro si prefigge di colmare in parte tale vuoto concentrandosi, in special modo, sulla narrativa libica contemporanea. Il testo, in più recensioni ad esso dedicate (in lingua inglese e in lingua italiana), è stato definito un lavoro “pioniere” nell’ambito della letteratura libica (si vedano le recensioni di H. Kilpatrick, in “Middle Eastern Literatures”; E. Benigni, in “La rivista di Arablit”; J. Guardì, in “Letturearabe”), ponendosi tra i pochissimi libri in lingua europea dedicati alla cultura e alla letteratura della Libia. Accompagnato da numerosi passi antologici, il testo offre un’ampia panoramica degli autori e delle opere letterarie che hanno contribuito alla nahdah (rinascita) del paese, fino ad arrivare alle più recenti esperienze letterarie della fine del Novecento. Molto attuale appare il capitolo dedicato alla scrittura femminile, con i contributi offerti dalle donne libiche alla modernizzazione del loro paese, a partire dalle pioniere dei movimenti femminili, che hanno affiancato all’attività politica quella letteraria. Un capitolo sui maggiori italianisti libici consente, inoltre, di conoscere quei letterati grazie ai quali molte opere italiane sono state tradotte in lingua araba e, di conseguenza, sono state diffuse e apprezzate in tutto il mondo arabo.

La letteratura della Libia. Dall'epoca coloniale ai nostri giorni.

DIANA, ELVIRA
2008-01-01

Abstract

La letteratura della Libia è ancora poco nota in Europa, e anche nel resto dei paesi arabi. Eppure sono numerosi gli scrittori e i poeti libici che potrebbero competere con i grandi nomi della letteratura araba in generale. Questo libro si prefigge di colmare in parte tale vuoto concentrandosi, in special modo, sulla narrativa libica contemporanea. Il testo, in più recensioni ad esso dedicate (in lingua inglese e in lingua italiana), è stato definito un lavoro “pioniere” nell’ambito della letteratura libica (si vedano le recensioni di H. Kilpatrick, in “Middle Eastern Literatures”; E. Benigni, in “La rivista di Arablit”; J. Guardì, in “Letturearabe”), ponendosi tra i pochissimi libri in lingua europea dedicati alla cultura e alla letteratura della Libia. Accompagnato da numerosi passi antologici, il testo offre un’ampia panoramica degli autori e delle opere letterarie che hanno contribuito alla nahdah (rinascita) del paese, fino ad arrivare alle più recenti esperienze letterarie della fine del Novecento. Molto attuale appare il capitolo dedicato alla scrittura femminile, con i contributi offerti dalle donne libiche alla modernizzazione del loro paese, a partire dalle pioniere dei movimenti femminili, che hanno affiancato all’attività politica quella letteraria. Un capitolo sui maggiori italianisti libici consente, inoltre, di conoscere quei letterati grazie ai quali molte opere italiane sono state tradotte in lingua araba e, di conseguenza, sono state diffuse e apprezzate in tutto il mondo arabo.
2008
9788843047796
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