Il saggio esamina la lingua dei Rom e dei Sinti, il romanés, nelle sue peculiarità etnolinguistiche e glottodidattiche più interessanti. Tenendo conto dell’esclusione del romanés dal novero delle minoranze linguistiche storiche italiane tutelate dalla Legge 482/1999, tale studio analizza la natura criptolalica di questa lingua transnazionale eminentemente orale, evidenziando i tratti psicolinguistici e pragmatico-comunicativi degli Zingari di antico e nuovo insediamento, di cui in Italia si contano complessivamente circa 160 mila presenze. Non mancano diverse riflessioni glottodidattiche sulle difficoltà dell’alfabetizzazione degli alunni rom e sulle differenze epistemiche e interculturali del popolo nomade per eccellenza, parlante l’unica lingua indoaria esistente oggi in Europa.
Il romanés, ovvero la lingua come patria: riflessioni glottodidattiche
DESIDERI, Paola
2007-01-01
Abstract
Il saggio esamina la lingua dei Rom e dei Sinti, il romanés, nelle sue peculiarità etnolinguistiche e glottodidattiche più interessanti. Tenendo conto dell’esclusione del romanés dal novero delle minoranze linguistiche storiche italiane tutelate dalla Legge 482/1999, tale studio analizza la natura criptolalica di questa lingua transnazionale eminentemente orale, evidenziando i tratti psicolinguistici e pragmatico-comunicativi degli Zingari di antico e nuovo insediamento, di cui in Italia si contano complessivamente circa 160 mila presenze. Non mancano diverse riflessioni glottodidattiche sulle difficoltà dell’alfabetizzazione degli alunni rom e sulle differenze epistemiche e interculturali del popolo nomade per eccellenza, parlante l’unica lingua indoaria esistente oggi in Europa.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.