una tranche adriatica delle conurbazioni lineari della grande rete La si può definire con una doppia coppia di facce: da una parte l’appartenenza al sito come emancipazione da qualsiasi identità culturale dominante, dall’altra la tensione generalizzante dell’atopia; da una parte il proliferare di differenze irriducibili a qualsiasi struttura formale, dall’altra la forza di uno schema totalizzante. Come accennato, l’evidenza dell’addensamento lineare su S.S.Adriatica-ferrovia-spiaggia può nascondere la reale complessità di questo insieme. Esso è molto più profondo di quanto sembra: comprende anche la tangenziale adriatica, l’autostrada e gli spostamenti ferroviari, e numerosi filamenti che dipartono trasversalmente verso l’interno; è fatto quindi anche di grandi vuoti e di un orientamento doppio. Questa doppiezza corrisponderebbe all’azione di due principi decisamente contrari: conurbazione lineare e diffusione urbana, cui possiamo forse attribuire lontane parentele nelle utopie moderne della città lineare e della città giardino. E’ opportuno leggere questa realtà secondo la dialettica e il grado di compiutezza espressiva di questi due principi? Essi sembrano agire anche all’interno dello stesso addensamento lineare adriatico, che può essere descritto come: processo di compressione lineare degli elementi pieni della città, che non arriva mai però a superare una sorta di spazio di resistenza, spazio del lotto minimo che perfino le chiese tendono a mantenere e recintare. La somma degli elementi non produce nientaltro che questa stessa somma, anche quando la compressione arriva a far toccare fisicamente gli elementi.
una spaziovia dell'Adriatico
CAPANNA PISCE', Ilvi
2005-01-01
Abstract
una tranche adriatica delle conurbazioni lineari della grande rete La si può definire con una doppia coppia di facce: da una parte l’appartenenza al sito come emancipazione da qualsiasi identità culturale dominante, dall’altra la tensione generalizzante dell’atopia; da una parte il proliferare di differenze irriducibili a qualsiasi struttura formale, dall’altra la forza di uno schema totalizzante. Come accennato, l’evidenza dell’addensamento lineare su S.S.Adriatica-ferrovia-spiaggia può nascondere la reale complessità di questo insieme. Esso è molto più profondo di quanto sembra: comprende anche la tangenziale adriatica, l’autostrada e gli spostamenti ferroviari, e numerosi filamenti che dipartono trasversalmente verso l’interno; è fatto quindi anche di grandi vuoti e di un orientamento doppio. Questa doppiezza corrisponderebbe all’azione di due principi decisamente contrari: conurbazione lineare e diffusione urbana, cui possiamo forse attribuire lontane parentele nelle utopie moderne della città lineare e della città giardino. E’ opportuno leggere questa realtà secondo la dialettica e il grado di compiutezza espressiva di questi due principi? Essi sembrano agire anche all’interno dello stesso addensamento lineare adriatico, che può essere descritto come: processo di compressione lineare degli elementi pieni della città, che non arriva mai però a superare una sorta di spazio di resistenza, spazio del lotto minimo che perfino le chiese tendono a mantenere e recintare. La somma degli elementi non produce nientaltro che questa stessa somma, anche quando la compressione arriva a far toccare fisicamente gli elementi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.