dalla relazione del progetto: "...Una pavimentazione di asfalto, solcata da linee metalliche, binari ferroviari in disuso, che ritmano la differenza di quota in senso est-ovest come lineari isoipse e punteggiata da elementi di illuminazione a terra, percorre con voluta indifferenza tutta l’area del progetto come un tappeto uniforme su cui arrivano o poggiano gli edifici liberati da qualsiasi elemento di mediazione con il suolo. Proprio nella nettezza dell’attacco degli edifici a terra, peraltro già prevalente nello stato di fatto, che accentua il forte contrasto tra la fredda povertà del materiale tecnico e la calda preziosità delle pietre, dei mattoni, degli intonaci colorati, del verde degli alberi liberati dalle aiuole, si realizza la scelta della creazione di una dimensione metafisica, in cui ogni edificio dica la propria forza o la propria debolezza, la maestria e l’approssimazione, la monumentalità o la domesticità, e comunque la propria storia e nell’insieme la storia di quel luogo. L’asfalto, sottratto alla città moderna, alle autostrade, ai piazzali di parcheggio degli shopping center, ai luoghi del transito, del movimento e del rumore, diventa sottofondo silenzioso delle testimonianze della storia in quel punto."
PROGETTO "BEE TUM"concorso nazionale di idee per la sistemazione di piazza Martiri della libertà e piazza Orsini.Comune di Teramo
CAPANNA PISCE', Ilvi;BRANCIAROLI, Rosa;
1997-01-01
Abstract
dalla relazione del progetto: "...Una pavimentazione di asfalto, solcata da linee metalliche, binari ferroviari in disuso, che ritmano la differenza di quota in senso est-ovest come lineari isoipse e punteggiata da elementi di illuminazione a terra, percorre con voluta indifferenza tutta l’area del progetto come un tappeto uniforme su cui arrivano o poggiano gli edifici liberati da qualsiasi elemento di mediazione con il suolo. Proprio nella nettezza dell’attacco degli edifici a terra, peraltro già prevalente nello stato di fatto, che accentua il forte contrasto tra la fredda povertà del materiale tecnico e la calda preziosità delle pietre, dei mattoni, degli intonaci colorati, del verde degli alberi liberati dalle aiuole, si realizza la scelta della creazione di una dimensione metafisica, in cui ogni edificio dica la propria forza o la propria debolezza, la maestria e l’approssimazione, la monumentalità o la domesticità, e comunque la propria storia e nell’insieme la storia di quel luogo. L’asfalto, sottratto alla città moderna, alle autostrade, ai piazzali di parcheggio degli shopping center, ai luoghi del transito, del movimento e del rumore, diventa sottofondo silenzioso delle testimonianze della storia in quel punto."I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.