Quando le Distillerie chiudono, il processo di consolidamento urbano dell’area non si interrompe, anzi prosegue fino a sviluppare una delle migliori parti dell’intera città; si può ritenere che la fabbrica non solo aveva agito come promotore economico dello svilluppo urbano, ma anche sul piano generale dello sviluppo di una identità e cultura urbana. E infatti, nonostante i tanti anni di chiusura, l’Aurum non viene del tutto abbandonato come è avvenuto per tanti edifici industriali: in un certo senso esso resta in uso, anche se si tratta di un uso incerto e potenziale, che cambia nel tempo, cessa e riprende, diventa questione e materia di discussione, diventa pulsante come negli ultimi decenni. Dibattiti, feste cittadine, belle manifestazioni d’arte hanno aperto e subito chiuso e di nuovo aperto le grandi porte dell’edificio; appropriazioni saltuarie e diverse hanno ampliato e riattivato la sua memoria, evocato usi dimenticati: le scampagnate davanti al portico del Kursaal, le riunioni mondane che vi si tenevano, e la durezza e valore di una fabbrica grande per una intera regione. Forse più di qualsiasi discorso o programma questo riuso difficile, saltuario e continuo, ha fissato questo edificio nell’identità di Pescara, e le sue forme si sono mostrate per quello che sono, tanto stabili e fisse quanto disponibili al flusso di una vita incerta.

Forme dell'Aurum

CAPANNA PISCE', Ilvi
2007-01-01

Abstract

Quando le Distillerie chiudono, il processo di consolidamento urbano dell’area non si interrompe, anzi prosegue fino a sviluppare una delle migliori parti dell’intera città; si può ritenere che la fabbrica non solo aveva agito come promotore economico dello svilluppo urbano, ma anche sul piano generale dello sviluppo di una identità e cultura urbana. E infatti, nonostante i tanti anni di chiusura, l’Aurum non viene del tutto abbandonato come è avvenuto per tanti edifici industriali: in un certo senso esso resta in uso, anche se si tratta di un uso incerto e potenziale, che cambia nel tempo, cessa e riprende, diventa questione e materia di discussione, diventa pulsante come negli ultimi decenni. Dibattiti, feste cittadine, belle manifestazioni d’arte hanno aperto e subito chiuso e di nuovo aperto le grandi porte dell’edificio; appropriazioni saltuarie e diverse hanno ampliato e riattivato la sua memoria, evocato usi dimenticati: le scampagnate davanti al portico del Kursaal, le riunioni mondane che vi si tenevano, e la durezza e valore di una fabbrica grande per una intera regione. Forse più di qualsiasi discorso o programma questo riuso difficile, saltuario e continuo, ha fissato questo edificio nell’identità di Pescara, e le sue forme si sono mostrate per quello che sono, tanto stabili e fisse quanto disponibili al flusso di una vita incerta.
2007
9788850101443
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11564/140033
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact