Il presente volume s’incentra sulla ricostruzione storico-critica di un episodio della ricezione dello spinozismo piuttosto trascurato: quello costituito appunto dalla critica wolffiana. All’indomani della pubblicazione della Metafisica tedesca (1720), Wolff viene accusato di ateismo, a quel tempo sinonimo di spinozismo, e cacciato dal Re da Halle entro 24 ore, pena la morte. Ora, è lecita l’accusa mossa dai teologi pietisti? È riuscito Wolff a provare l’estraneità della sua filosofia a quella di Spinoza? E soprattutto a dimostrare la “falsità” di quest’ultima? Prendendo in esame sia gli scritti polemici degli anni venti sia i paragrafi della Theologia naturalis II del 1737 (qui integralmente tradotti) abbiamo tentato di mettere in luce la portata e i limiti dell’interpretazione wolffiana, la quale ha contribuito, in forma tutt’altro che latente, alla Spinoza Renaissance nella Germania di fine secolo.
WOLFF E SPINOZA. RICOSTRUZIONE STORICO-CRITICA DELL'INTERPRETAZIONE WOLFFIANA DELLA FILOSOFIA DI SPINOZA
DE FELICE, FEDERICA
2008-01-01
Abstract
Il presente volume s’incentra sulla ricostruzione storico-critica di un episodio della ricezione dello spinozismo piuttosto trascurato: quello costituito appunto dalla critica wolffiana. All’indomani della pubblicazione della Metafisica tedesca (1720), Wolff viene accusato di ateismo, a quel tempo sinonimo di spinozismo, e cacciato dal Re da Halle entro 24 ore, pena la morte. Ora, è lecita l’accusa mossa dai teologi pietisti? È riuscito Wolff a provare l’estraneità della sua filosofia a quella di Spinoza? E soprattutto a dimostrare la “falsità” di quest’ultima? Prendendo in esame sia gli scritti polemici degli anni venti sia i paragrafi della Theologia naturalis II del 1737 (qui integralmente tradotti) abbiamo tentato di mettere in luce la portata e i limiti dell’interpretazione wolffiana, la quale ha contribuito, in forma tutt’altro che latente, alla Spinoza Renaissance nella Germania di fine secolo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.