Edizione critica integrale e commento delle annotazioni di Petrarca che accompagnano i tre manoscritti del De vita Caesarum di Svetonio riconducibili alla sua biblioteca. Tempi e modi dell’ingresso dell’opera nell’universo storico e letterario dell’umanista acquistano per la prima volta una piena leggibilità, grazie alla prospettiva analitica e comparata dello studio dei tre postillati. Fisionomia e storia di ciascun esemplare sono ripercorse in un’introduzione che indugia sulla specifica qualità delle note petrarchesche, con un’attenzione speciale a quel massiccio corredo di interventi critico-testuali che investe più peculiarmente il codice Oxoniense e testimonia metodologia e strumenti di un impegno filologico nutrito della crescente familiarità col dettato svetoniano. Si precisa così il progressivo aprirsi del raggio degli interessi petrarcheschi verso l’autore delle vite dei Cesari, che in misura e per ragioni diverse permea quasi ogni pagina dell’auctor antico. Il filo della ricerca aggancia allora la trama delle relazioni con le opere della maturità, dal De remediis alle Senili al De gestis Cesaris, per il quale in particolare i marginalia restituiscono tutta l’ampiezza e la stratificazione del debito svetoniano.
Petrarca lettore di Svetonio
BERTE', MONICA
2011-01-01
Abstract
Edizione critica integrale e commento delle annotazioni di Petrarca che accompagnano i tre manoscritti del De vita Caesarum di Svetonio riconducibili alla sua biblioteca. Tempi e modi dell’ingresso dell’opera nell’universo storico e letterario dell’umanista acquistano per la prima volta una piena leggibilità, grazie alla prospettiva analitica e comparata dello studio dei tre postillati. Fisionomia e storia di ciascun esemplare sono ripercorse in un’introduzione che indugia sulla specifica qualità delle note petrarchesche, con un’attenzione speciale a quel massiccio corredo di interventi critico-testuali che investe più peculiarmente il codice Oxoniense e testimonia metodologia e strumenti di un impegno filologico nutrito della crescente familiarità col dettato svetoniano. Si precisa così il progressivo aprirsi del raggio degli interessi petrarcheschi verso l’autore delle vite dei Cesari, che in misura e per ragioni diverse permea quasi ogni pagina dell’auctor antico. Il filo della ricerca aggancia allora la trama delle relazioni con le opere della maturità, dal De remediis alle Senili al De gestis Cesaris, per il quale in particolare i marginalia restituiscono tutta l’ampiezza e la stratificazione del debito svetoniano.File | Dimensione | Formato | |
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