Il capitolo di Paolo Fusero, inserito in un libro da lui stesso curato, vuole indurre una riflessione su una domanda per alcuni versi curiosa: “le reti digitali possono diventare matrici insediative del territorio, assumendo un ruolo che nel passato è stato di altre infrastrutture a rete quali la ferrovia o il sistema autostradale?” Nell’affrontare questo tema l’autore assume una chiave di lettura ben precisa: le reti digitali devono essere considerate a tutti gli effetti una nuova categoria di opere pubbliche, per cui bisogna pensare ad un loro utilizzo strategico in sinergia con le altre OO.PP. Il caso di studio posto sotto osservazione è la Milla Digital a Saragozza (Spagna), un’interessante attuazione del concetto di “E-City”, ossia di città del futuro che utilizza diffusamente le reti digitali per migliorare la propria competitività alla scala globale. Il libro "Identità locali e reti globali" raccoglie un panorama articolato di riflessioni sui rapporti che legano l’innovazione scientifica e la competitività territoriale. Al centro degli interessi non sono tanto gli aspetti tecnologici, sociologici o economici della questione, quanto piuttosto i nuovi modelli di città e di territorio che possono venirsi a determinare in una società dell’in¬formazione orientata verso il progresso tecnologico e la globalizzazione. Dal libro emergono alcuni aspetti della ricerca scientifica che non possono più considerarsi “optional”, ma diventano condizione irrinunciabile per la competitività dei territori, soprattutto di quelli rimasti ai margini dello sviluppo globale: lo sviluppo delle reti e dei servizi digitali, l’economia della conoscenza, le fonti energetiche rinnovabili, la sostenibilità ambientale e sociale, l’identità dei contesti locali, etc.

Reti Digitali e nuove Opere Pubbliche

FUSERO, Paolo
2010-01-01

Abstract

Il capitolo di Paolo Fusero, inserito in un libro da lui stesso curato, vuole indurre una riflessione su una domanda per alcuni versi curiosa: “le reti digitali possono diventare matrici insediative del territorio, assumendo un ruolo che nel passato è stato di altre infrastrutture a rete quali la ferrovia o il sistema autostradale?” Nell’affrontare questo tema l’autore assume una chiave di lettura ben precisa: le reti digitali devono essere considerate a tutti gli effetti una nuova categoria di opere pubbliche, per cui bisogna pensare ad un loro utilizzo strategico in sinergia con le altre OO.PP. Il caso di studio posto sotto osservazione è la Milla Digital a Saragozza (Spagna), un’interessante attuazione del concetto di “E-City”, ossia di città del futuro che utilizza diffusamente le reti digitali per migliorare la propria competitività alla scala globale. Il libro "Identità locali e reti globali" raccoglie un panorama articolato di riflessioni sui rapporti che legano l’innovazione scientifica e la competitività territoriale. Al centro degli interessi non sono tanto gli aspetti tecnologici, sociologici o economici della questione, quanto piuttosto i nuovi modelli di città e di territorio che possono venirsi a determinare in una società dell’in¬formazione orientata verso il progresso tecnologico e la globalizzazione. Dal libro emergono alcuni aspetti della ricerca scientifica che non possono più considerarsi “optional”, ma diventano condizione irrinunciabile per la competitività dei territori, soprattutto di quelli rimasti ai margini dello sviluppo globale: lo sviluppo delle reti e dei servizi digitali, l’economia della conoscenza, le fonti energetiche rinnovabili, la sostenibilità ambientale e sociale, l’identità dei contesti locali, etc.
2010
9788896338179
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