I Centri di Servizio per il Volontariato. Modelli di governance e strumenti di management

I Centri di servizio per il volontariato sono stati introdotti in Italia con la Legge 266 del 1991 e si sono affermati nel corso degli anni come nodi cruciali della Rete dei rapporti e delle relazioni che caratterizzano il volontariato organizzato del nostro Paese. Detti Centri erogano servizi di varia natura - che vanno dalla promozione, alla formazione, alla consulenza, alla informazione e comunicazione - con lo scopo di sostenere e qualificare l’attività delle organizzazioni di volontariato (DM 8 ottobre 1997). Le regole di governance e management che informano l’azione dei CSV sono evidentemente alla base di una efficace ed efficiente gestione delle risorse messe loro a disposizione dalle Fondazioni di origine bancaria per mezzo dei Comitati di gestione regionali. Il Coordinamento nazionale dei Centri di servizio per il volontariato (CSV.net), dal canto suo, attraverso la costituzione di appositi gruppi di studio e di lavoro, sta predisponendo da alcuni anni Linee guida e documenti di indirizzo al fine di uniformare all’interno del sistema dei CSV italiani pratiche di governance, rendicontazione economica e sociale, valutazione, pro-gettazione, programmazione. Il presente scritto suggerisce una rilettura sistemica di detti strumenti al fine di verificarne il grado di integrazione ed il livello di efficacia anche alla luce delle mutate condizioni di contesto destinate ad incidere in maniera considerevole sulla capacità di sopravvivenza e consolidamento dei CSV.