Sito in posizione centrale, più volte distrutto e ricostruito, il Duomo dedicato ai santi Massimo e Giorgio ha accompagnato con la sua complessa vicenda i quasi otto secoli di storia della città dell’Aquila. Il saggio ripercorre le vicende del monumento dalla prima fondazione duecentesca, subito sostituita da una seconda versione, attraverso le trasformazioni imposte dai ricorrenti terremoti e dall’evolversi delle condizioni storiche e culturali, fino al completamento negli anni Venti dello scorso secolo. Particolare attenzione è riservata alla fase settecentesca, di cui si mette in risalto l’originale soluzione tipologica dovuta a Sebastiano Cipriani, allievo del Contini, che interpreta il modello controriformistico con risultati di notevole qualità e insoliti per l’ambiente locale, pur dominato in quel periodo dalla cultura architettonica di importazione romana.
La cattedrale dei SS. Massimo e Giorgio
BARTOLINI SALIMBENI, Lorenzo
2010-01-01
Abstract
Sito in posizione centrale, più volte distrutto e ricostruito, il Duomo dedicato ai santi Massimo e Giorgio ha accompagnato con la sua complessa vicenda i quasi otto secoli di storia della città dell’Aquila. Il saggio ripercorre le vicende del monumento dalla prima fondazione duecentesca, subito sostituita da una seconda versione, attraverso le trasformazioni imposte dai ricorrenti terremoti e dall’evolversi delle condizioni storiche e culturali, fino al completamento negli anni Venti dello scorso secolo. Particolare attenzione è riservata alla fase settecentesca, di cui si mette in risalto l’originale soluzione tipologica dovuta a Sebastiano Cipriani, allievo del Contini, che interpreta il modello controriformistico con risultati di notevole qualità e insoliti per l’ambiente locale, pur dominato in quel periodo dalla cultura architettonica di importazione romana.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.