Alfonso Maria Di Nola (Napoli, 1926 – Roma, 1997) è conosciuto per la sua opera internazionale di storico delle religioni e antropologo culturale, nonché per la docenza all’Istituto Orientale di Napoli e nelle Università di Siena e Roma. Ha analizzato la fenomenologia religiosa come fatto culturale attraverso un metodo scientifico multidisciplinare che unisce storia e antropologia. Dopo la pubblicazione della sua opera monumentale (Enciclopedia delle religioni, 1970-1976), si è occupato dell’Abruzzo attraverso una analisi in campo della religiosità popolare (Gli aspetti magico-religiosi di una cultura subalterna italiana, 1976) attraverso la quale affinò le sue teorie scientifiche su religione e folklore, che assieme all’etno-psichiatria, all’antropologia della morte e del lutto e alla figura del diavolo furono oggetto delle sue ultime opere. Fu un assiduo collaboratore della “Rivista Abruzzese”, che ha raccolto i suoi contributi in Scritti rari, 2 voll., a cura di I. Bellotta e E. Giancristofaro (2000-2004), in Mutazione culturale negli ultimi, a cura di L. Giancristofaro (2004), in La liana delle anime, viaggio intorno alle bevande mistiche, a cura di I. Bellotta (2009) e nella presente opera.
Il rapporto uomo-albero tra antropologia culturale e storia delle religioni
GIANCRISTOFARO, Lia
2012-01-01
Abstract
Alfonso Maria Di Nola (Napoli, 1926 – Roma, 1997) è conosciuto per la sua opera internazionale di storico delle religioni e antropologo culturale, nonché per la docenza all’Istituto Orientale di Napoli e nelle Università di Siena e Roma. Ha analizzato la fenomenologia religiosa come fatto culturale attraverso un metodo scientifico multidisciplinare che unisce storia e antropologia. Dopo la pubblicazione della sua opera monumentale (Enciclopedia delle religioni, 1970-1976), si è occupato dell’Abruzzo attraverso una analisi in campo della religiosità popolare (Gli aspetti magico-religiosi di una cultura subalterna italiana, 1976) attraverso la quale affinò le sue teorie scientifiche su religione e folklore, che assieme all’etno-psichiatria, all’antropologia della morte e del lutto e alla figura del diavolo furono oggetto delle sue ultime opere. Fu un assiduo collaboratore della “Rivista Abruzzese”, che ha raccolto i suoi contributi in Scritti rari, 2 voll., a cura di I. Bellotta e E. Giancristofaro (2000-2004), in Mutazione culturale negli ultimi, a cura di L. Giancristofaro (2004), in La liana delle anime, viaggio intorno alle bevande mistiche, a cura di I. Bellotta (2009) e nella presente opera.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.