Il saggio, che ha per obiettivo l’individuazione di possibili suggestioni preraffaellite all’interno di due pieces dannunziane poco analizzate dalla critica, i “Sogni delle stagioni”, parte dal presupposto di trovarsi di fronte a una scrittura drammaturgica che sfrutta i canali sensoriali, specialmente quello visivo, come il veicolo preferenziale di espressione. All’incrocio dunque tra le influenze di carattere pittorico e poetico di sicura provenienza preraffaellita e le contemporanee tendenze simboliste che specialmente in Francia dalla poesia stanno passando al teatro, la grammatica scenica dei Sogni, proprio attraverso l’uso studiatissimo delle immagini e il significato psicologico del colore, drammatizza la poetica del vedere, della vista «soverchiata dalla visione»
Tracce preraffaellite nel teatro dannunziano dei Sogni
DI NALLO, Antonella
2010-01-01
Abstract
Il saggio, che ha per obiettivo l’individuazione di possibili suggestioni preraffaellite all’interno di due pieces dannunziane poco analizzate dalla critica, i “Sogni delle stagioni”, parte dal presupposto di trovarsi di fronte a una scrittura drammaturgica che sfrutta i canali sensoriali, specialmente quello visivo, come il veicolo preferenziale di espressione. All’incrocio dunque tra le influenze di carattere pittorico e poetico di sicura provenienza preraffaellita e le contemporanee tendenze simboliste che specialmente in Francia dalla poesia stanno passando al teatro, la grammatica scenica dei Sogni, proprio attraverso l’uso studiatissimo delle immagini e il significato psicologico del colore, drammatizza la poetica del vedere, della vista «soverchiata dalla visione»I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.