Paola Pierucci, L’impresa familiare in Abruzzo. Il caso della De Cecco L’azienda de Cecco rappresenta un caso interessante, e per molti versi particolare, di impresa a gestione familiare. Nel corso di oltre 120 anni di vita si possono notare delle costanti nella gestione aziendale che ne hanno rappresentato il punto di forza: una notevole capacità di adattamento agli alterni andamenti del mercato, il ricorso al solo capitale familiare, un adeguato dimensionamento dell’apparato produttivo ed infine una costante presenza della proprietà nell’amministrazione aziendale, come si conviene ad un’impresa familiare, presenza che oggi conta la quinta generazione. L’attività nasce nel 1886, dopo l’abolizione delle pesanti imposizioni dei governi post-unitari relative al settore della lavorazione dei cereali, e la sua localizzazione risponde ad una serie di condizioni favorevoli ambientali e di mercato. Il lavoro mette in evidenza come la strategia di mercato della De Cecco punti costantemente alla qualità, selezionando così sin dall’inizio la clientela; a partire dall’azione del fondatore Filippo il quale negli ultimi decenni dell’Ottocento, attraverso un’importante azione di marketing, si inserisce nel mercato d’otre oceano privilegiando le piazze di Filadelfia e di New York, nelle quali sono presenti numerose comunità di abruzzesi. Le vicende della vita aziendale, ricostruite sulla base di fonti interne e di archivio, mostrano come, nel corso dei decenni, l’azienda abbia saputo compiere le scelte giuste con prontezza e sfruttare nel modo più opportuno le occasioni offerte dal mercato. Ne rappresentano esempi importanti l’apertura di un nuovo stabilimento a Pescara nel 1927 e la decisione, presa negli anni ’80, di continuare a produrre le paste alimentari utilizzando esclusivamente grano duro, nonostante la normativa consentisse ormai anche l’utilizzo di quello tenero. La scelta di mantenere alto il livello qualitativo dei prodotti si dimostra vincente e ha rappresentato la caratteristica della gestione aziendale nel corso dei decenni successivi. Il problema che inevitabilmente si presenta in un’impresa a gestione familiare è quello del ricambio generazionale. L’azienda De Cecco si è trovata nell’ultimo decennio in una fase nella quale tale ricambio, per motivi diversi, si presenta problematico, non a causa della competizione tra le nuove generazioni ma, al contrario, per la mancanza di figure in grado di fornire garanzie circa il mantenimento dell’attuale standard aziendale. L’ultima importante mossa di una gestione familiare vincente è stata quella di capire nei tempi giusti come la via per la sopravvivenza dell’azienda fosse quella dell’immissione nella stessa di competenze e risorse esterne alla famiglia. La governance familiare sarà quindi superata in seguito alla quotazione in borsa della società con la nomina di un amministratore delegato per la prima volta esterno alla famiglia.
L'impresa familiare in Abruzzo. Il caso della De Cecco
PIERUCCI, Paola
2009-01-01
Abstract
Paola Pierucci, L’impresa familiare in Abruzzo. Il caso della De Cecco L’azienda de Cecco rappresenta un caso interessante, e per molti versi particolare, di impresa a gestione familiare. Nel corso di oltre 120 anni di vita si possono notare delle costanti nella gestione aziendale che ne hanno rappresentato il punto di forza: una notevole capacità di adattamento agli alterni andamenti del mercato, il ricorso al solo capitale familiare, un adeguato dimensionamento dell’apparato produttivo ed infine una costante presenza della proprietà nell’amministrazione aziendale, come si conviene ad un’impresa familiare, presenza che oggi conta la quinta generazione. L’attività nasce nel 1886, dopo l’abolizione delle pesanti imposizioni dei governi post-unitari relative al settore della lavorazione dei cereali, e la sua localizzazione risponde ad una serie di condizioni favorevoli ambientali e di mercato. Il lavoro mette in evidenza come la strategia di mercato della De Cecco punti costantemente alla qualità, selezionando così sin dall’inizio la clientela; a partire dall’azione del fondatore Filippo il quale negli ultimi decenni dell’Ottocento, attraverso un’importante azione di marketing, si inserisce nel mercato d’otre oceano privilegiando le piazze di Filadelfia e di New York, nelle quali sono presenti numerose comunità di abruzzesi. Le vicende della vita aziendale, ricostruite sulla base di fonti interne e di archivio, mostrano come, nel corso dei decenni, l’azienda abbia saputo compiere le scelte giuste con prontezza e sfruttare nel modo più opportuno le occasioni offerte dal mercato. Ne rappresentano esempi importanti l’apertura di un nuovo stabilimento a Pescara nel 1927 e la decisione, presa negli anni ’80, di continuare a produrre le paste alimentari utilizzando esclusivamente grano duro, nonostante la normativa consentisse ormai anche l’utilizzo di quello tenero. La scelta di mantenere alto il livello qualitativo dei prodotti si dimostra vincente e ha rappresentato la caratteristica della gestione aziendale nel corso dei decenni successivi. Il problema che inevitabilmente si presenta in un’impresa a gestione familiare è quello del ricambio generazionale. L’azienda De Cecco si è trovata nell’ultimo decennio in una fase nella quale tale ricambio, per motivi diversi, si presenta problematico, non a causa della competizione tra le nuove generazioni ma, al contrario, per la mancanza di figure in grado di fornire garanzie circa il mantenimento dell’attuale standard aziendale. L’ultima importante mossa di una gestione familiare vincente è stata quella di capire nei tempi giusti come la via per la sopravvivenza dell’azienda fosse quella dell’immissione nella stessa di competenze e risorse esterne alla famiglia. La governance familiare sarà quindi superata in seguito alla quotazione in borsa della società con la nomina di un amministratore delegato per la prima volta esterno alla famiglia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.