Il lavoro riporta gli esiti del PRIN (progetto di ricerca di interesse nazionale) 2005 svolto dalle unità di ricerca delle facoltà di Architettura di Firenze (icar/11 prof. Mecca; icar/08 prof Briccoli Bati), di Palermo (icar/12 prof. Germanà) e di Pescara (icar/12 prof. Forlani). In particolare si evidenzia il lavoro dell'unità di Pescara, coordinata da M.C. Forlani (dal 1979 impegnata su indagini relative alle costruzioni in crudo e responsabile per la regione Abruzzo del recupero di tale patrimonio) e composta da ricercatori, dottori e dottorandi di ricerca le cui competenze sono state rivolte alle tematiche energetiche (F. Chella), della valutazione ambientale (A. Basti, P. Milano), della diagnostica del degrado (R. Petruzzelli) e del progetto di manutenzione (D. Radogna); al lavoro accademico è stata inoltre affiancata la sperimentazione sul campo riportata dal CED Terra (G. Conti, S. Giardinelli). Accettando gli stimoli provenienti dalle nostre preoccupazioni ambientali riscopriamo le architetture in terra delle regioni del mediterraneo, sperimentandole ancora in pochi nuovi progetti. Con un nuovo sguardo cosciente verso l'ambiente possiamo riscoprire la terra come una nuova tecnologia, una nuova invenzione per la costruzione del XXI secolo.
Earth/LandsEarthen Architecture in Southern Italy / Architetture in terra nell'Italia del sud
FORLANI, Maria Cristina;
2011-01-01
Abstract
Il lavoro riporta gli esiti del PRIN (progetto di ricerca di interesse nazionale) 2005 svolto dalle unità di ricerca delle facoltà di Architettura di Firenze (icar/11 prof. Mecca; icar/08 prof Briccoli Bati), di Palermo (icar/12 prof. Germanà) e di Pescara (icar/12 prof. Forlani). In particolare si evidenzia il lavoro dell'unità di Pescara, coordinata da M.C. Forlani (dal 1979 impegnata su indagini relative alle costruzioni in crudo e responsabile per la regione Abruzzo del recupero di tale patrimonio) e composta da ricercatori, dottori e dottorandi di ricerca le cui competenze sono state rivolte alle tematiche energetiche (F. Chella), della valutazione ambientale (A. Basti, P. Milano), della diagnostica del degrado (R. Petruzzelli) e del progetto di manutenzione (D. Radogna); al lavoro accademico è stata inoltre affiancata la sperimentazione sul campo riportata dal CED Terra (G. Conti, S. Giardinelli). Accettando gli stimoli provenienti dalle nostre preoccupazioni ambientali riscopriamo le architetture in terra delle regioni del mediterraneo, sperimentandole ancora in pochi nuovi progetti. Con un nuovo sguardo cosciente verso l'ambiente possiamo riscoprire la terra come una nuova tecnologia, una nuova invenzione per la costruzione del XXI secolo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.